Le basi: SuperFetch offre un pre-caching non volatile delle applicazioni
Avrete già sentito parlare di SuperFetch, una funzionalità dai benefici interessanti. Primo punto: questa caratteristica è disponibile in tutte le versioni di Windows Vista. Dato che molti computer figurano una parte di memoria inutilizzata, SuperFetch la usa automaticamente precaricando le vostre applicazioni preferite all'interno della memoria. Secondo Microsoft questo processo elimina i cosiddetti stati di memoria fredda, nei quali la ram è inutilizzata. In pratica, SuperFetch memorizza i dati principali delle applicazioni avviate con maggiore regolarità. Dando per scontato che ci sia sufficiente memoria RAM, SuperFetch riempirà lo spazio disponibile con più dati di applicazioni possibili.
La teoria che sta dietro a SuperFetch è molto semplice: se lanciate un'applicazione in Windows XP questa verrà caricata dall'hard disk e, poichè l'hard disk è piuttosto lento rispetto alla RAM (60-90 MB/s vs. 5-7 GB/s), l'accesso alla memoria nelle operazioni I/O è preferibile. Di fatto, SuperFetch riduce il tempo d'avvio delle applicazioni siccome può prelevare parte dei dati necessari all'avvio dalle zone di memoria dove questi sono stati archiviati in precedenza.
Questa funzionalità va oltre il caching convenzionale di Windows: quando riavviate il sistema i dati nella cache svaniscono o, durante l'uso di tutti i giorni, possono essere spodestati da altri programmi. Al riavvio del sistema SuperFetch invece popola nuovamente la memoria con i dati delle applicazioni durante i tempi morti, altrimenti detti di "idle".
Tuttavia è bene sottolineare che non si può avere qualcosa senza dare nulla in cambio: dovrete avere abbastanza memoria libera per far sì che SuperFetch funzioni efficientemente. In genere 512 Mbyte di RAM non sono abbastanza per migliorare il tempo d'avvio delle applicazioni, perchè gran parte della memoria, se non tutta, sarà occupata dal sistema operativo e ne resterà ben poca per le applicazioni. Uno o 2 Gigabyte di ram saranno invece più utili a SuperFetch. Tuttavia poiché un gran numero di utenti lavora con 512 Mbyte di RAM, Microsoft ha presentato un sistema per fornire i benefici di SuperFetch senza obbligarvi ad aggiornare la RAM: ReadyBoost.
Le basi, parte 2: ReadyBoost mette i dati di SuperFetch sulla chiavetta USB Flash
C'è un solo modo per espandere la capacità di memoria utile a SuperFetch, senza maneggiare all'interno del PC: usare l'interfaccia USB 2.0. Qualsiasi PC ha almeno una porta USB e un gran numero di utenti possiede chiavette di memoria Flash, quindi perchè non sfruttarle? ReadyBoost funziona con qualsiasi PC Vista ed è efficiente con qualsiasi chiavetta USB 2.0 abbastanza veloce (circa 80X o superiore).
Dopo aver inserito una chiavetta Flash, Windows Vista vi chiede cosa farne. Tra le opzioni potrete selezionare quella di usarla per migliorare le prestazioni del sistema. Potrete limitare la capacità utilizzata per ReadyBoost o servirvi dell'intera capacità della chiavetta.
Dopo aver completato l'installazione, Windows Vista potrà usare la rinnovata capacità di memoria per permettere a SuperFetch di tirare fuori i muscoli, popolando la chiavetta con più applicazioni. Sebbene nessun dispositivo USB 2.0 possa offrire un throughput rapido quanto un hard disk (20-25 MB/s massimi per una chiavetta USB 2.0 flash contro i 60-90 MB/s di un hard disk), le chiavette svettano grazie a tempi d'accesso inesistenti, in quanto i movimenti della testina rallentano fortemente gli hard disk.
L'idea di utilizzare la tecnologia esistente (e prodotti che probabilmente possono essere trovati ovunque) è ottima. Ma che effetti ha con il vostro sistema di fascia media? Meglio comprare più RAM o una chiavetta? E se possede una chiavetta Flash, quante prestazioni in più potrete ricavare?
Andiamo a fondo della vicenda.