Le nuove norme USA sull'export potrebbero costare care a NVIDIA

Nuove norme statunitensi inerenti alle esportazioni in Cina e Russia potrebbero causare perdite importanti o ritardi a NVIDIA.

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a cura di Antonello Buzzi

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Gli Stati Uniti hanno varato nuove norme inerenti alle esportazioni che potrebbero causare diversi grattacapi a NVIDIA. Infatti, ora l’azienda sarà costretta a ottenere una licenza per vendere i suoi prodotti all'estero, causando ritardi che le potrebbero costare circa 400 milioni di dollari.

Ancora più preoccupante è la possibilità che la situazione ritardi addirittura lo sviluppo del chip H100, con serie ripercussioni sulle vendite di Compute GPU per il mercato dei data center, piuttosto importante per NVIDIA. Le nuove leggi sono volte a impedire che la Cina o la Russia entrino facilmente in possesso di GPU (o sistemi basate su esse) con prestazioni di picco e performance I/O da chip a chip approssimativamente equivalenti a quelle di A100.

In un comunicato ufficiale diffuso direttamente da NVIDIA si legge:

Il 26 agosto 2022, il governo degli Stati Uniti ha informato NVIDIA che ha imposto un nuovo requisito di licenza, con effetto immediato, per qualsiasi futura esportazione in Cina (compresa Hong Kong) e in Russia dei circuiti integrati A100 e H100.

Il nuovo requisito di licenza potrebbe avere un impatto sulla capacità dell'azienda di completare lo sviluppo di H100 in modo tempestivo o di supportare i clienti esistenti di A100 e potrebbe richiedere la transizione di alcune operazioni fuori dalla Cina. L'azienda è impegnata con il governo degli Stati Uniti e sta cercando di ottenere esenzioni per le attività interne di sviluppo e supporto.

Inoltre, l'azienda si sta impegnando con i clienti in Cina e sta cercando di soddisfare i loro acquisti pianificati o futuri di prodotti per data center con prodotti non soggetti al nuovo requisito di licenza. Le previsioni dell'azienda per il terzo trimestre fiscale, fornite il 24 agosto 2022, includevano circa 400 milioni di dollari di vendite potenziali in Cina, che potrebbero essere soggette al nuovo requisito di licenza se i clienti non volessero acquistare le offerte di prodotti alternativi o se il governo degli Stati Uniti non concedesse le licenze in modo tempestivo o negasse le licenze a clienti importanti.