Le prime statistiche firmate Microsoft riguardanti la contaminazione da malware sono a dir poco sorprendenti. Il tool per la rimozione dei malicious-software, disponibile come update sicurezza per Windows XP, Windows 2000 e Windows Server 2003, ha permesso di fotografare l’attuale situazione – o meglio, quella degli ultimi 15 mesi. Ebbene, il tool è stato utilizzato dagli utenti per ben 2,7 miliardi di volte su 270 milioni di PC.
In questi mesi sono stati rimossi 16 milioni di malware: il 62% delle piattaforme, inoltre, si è dimostrato contaminato da Trojans. La maggior parte di questi sotto forma di bot software, quindi potenzialmente utilizzabili dagli hacker per diffondere ulteriormente malware o dare avvio ad altre attività criminali. I bot di maggiore successo appartengono alle famiglie Rbot, Sdbot e Gaobot, con un rapporto di tre su cinque rispetto al resto. Normalmente ognuno di questi bot dispone di centinaia di varianti, diffuse con un ritmo di uno alla settimana.
Secondo i dati raccolti da Microsoft sono in aumento anche i rootkit. Ne sono stati individuati, infatti, in almeno 780 mila PC, quasi il 14% delle piattaforme analizzate. Se non si considerano, però, quelli diffusi da Sony con i suoi CD il numero complessivo scende a 530 mila PC (9%). Inoltre, in presenza di rootkit nel 20% dei casi è stato individuato almeno un backdoor Trojan.