Lenovo pronta ad acquisire i notebook gaming di MSI?

Secondo indiscrezioni Lenovo avrebbe presentato a MSI un'offerta per l'acquisizione della divisione notebook gaming. MSI smentisce ma l'idea non sarebbe illogica.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Lenovo avrebbe fatto un'offerta per comprare la divisione di notebook gaming di MSI. La notizia è di quelle forti, ma è da prendere con le pinze. Primo perché la fonte è il Digitimes, che non si sta rivelando sempre infallibile sulle indiscrezioni dai fornitori taiwanesi. Secondo perché MSI ha smentito, forse con sincerità, forse solo per reggere il gioco delle parti nel corso della contrattazione, non si sa.

lenovo y70 touch 9 t

Quel che è certo è che a ben vedere c'è più di un buon motivo per cui Lenovo potrebbe voler acquisire i notebook gaming di MSI. Lenovo è al momento il primo produttore mondiale di notebook e sta lavorando per continuare ad alzare le sue quote di mercato a livello mondiale. La scalata del colosso cinese – partita con l'acquisizione della divisione PC di IBM nel 2005 – non è si è mai fermata e stando ai dati di mercato nel primo trimestre 2015 era prima in classifica con il 18,9% di quote di mercato, in crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Per rafforzare la sua posizione ed espandersi in settori che non erano ancora presidiati lo scorso anno ha annunciato la sua prima gamma di notebook gaming, la Serie Y. Un ingresso cautelativo con una gamma a cavallo fa multimedia e gaming, all'insegna di configurazioni abbastanza potenti in chassis alquanto sottili e sobri, che possono andare bene un po' in tutte le situazioni.

Guarda caso la stessa idea di Acer, che è di recente rientrata nel gaming e dopo una prima gamma di prodotti simili per filosofia a quelli Lenovo (gli Aspire V Nitro) ha ufficialmente annunciato che entro fine anno sbarcherà sul mercato con una gamma gaming "vera", in rotta di collisione con i prodotti MSI, Asus RoG, Alienware e via dicendo.

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Che Lenovo voglia fare lo stesso? Probabile, e il motivo l'ha spiegato chiaramente Massimo D'Angelo (Regional Manager Southern Europe Acer e Vice President EMEA Operation) di Acer a New York: i giocatori sono disposti a spendere tantissimo pur di avere un prodotto che non imponga compromessi. Altrimenti detto, ci sono in ballo margini alti in un settore che - a dispetto della crisi - è in crescita.

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Ecco perché anche HP ha risfoderato una gamma gaming (gli Omen) tirando fuori dalla naftalina l'eredità Voodoo. Dell non ha bisogno di fare altrettanto perché ha già in casa gli Alienware, idem per Asus con i RoG. E nessuna delle due li cederà, c'è da starne certi.

Ne segue che Acer ha deciso d'investire in ricerca e sviluppo e di farsi le gaming machine da sola, con i pro e i contro del caso. Lenovo potrebbe puntare sul prodotto di successo fatto e finito, quello di MSI. La disponibilità finanziaria per mettere sul piatto un'offerta che non si può rifiutare non gli manca di certo.

MSI dall'altra parte non è in lotta per il ranking mondiale dei produttori di notebook, produce solo gaming machine e workstation come costola del suo piatto forte, ossia la componentistica gaming (schede madre, schede grafiche, etc). Cedendo questo business potrebbe incassare abbastanza per investire di più sulle attività focus dell'azienda.

Insomma i presupposti ci sono. Non vuole dire che l'affare andrà in porto, ma che Lenovo ha tanti motivi per voler alzare la posta in gioco contro la concorrenza, e che se non è oggi forse il colpaccio le riuscirà in futuro, per la perseveranza che ha dimostrato con l'acquisto di Motorola Mobility, dei server IBM e via dicendo.