Secondo l'ultimo Steam Hardware & Software Survey, Linux ha raggiunto una quota di mercato del 3,20%, il massimo storico sulla piattaforma di Valve. Si tratta di un incremento dello 0,15% in un solo mese, un dato che assume particolare rilevanza se contestualizzato nell'ecosistema dominato da decenni da Windows. Per anni, l'adozione di Linux su Steam è rimasta inchiodata sotto l'1%, rendendo questa crescita un segnale tangibile di cambiamento nelle preferenze degli utenti.
La spinta propulsiva dietro questo fenomeno è chiaramente identificabile nel lancio dello Steam Deck (acquistabile qui) nel 2022. La console portatile di Valve, basata su SteamOS 3.0 (una distribuzione Arch Linux personalizzata), ha portato il pinguino nelle mani di migliaia di giocatori che altrimenti non avrebbero mai considerato un sistema operativo alternativo. Ma non si tratta solo dell'hardware ufficiale: distribuzioni derivate come Bazzite e Chimera OS stanno guadagnando terreno tra gli appassionati che vogliono replicare l'esperienza Steam Deck su PC desktop e altri dispositivi portatili.
I numeri raccontano una crescita costante e progressiva. La famiglia di sistemi operativi SteamOS rappresentava l'1,9% del totale nel 2023, è salita al 3,05% nel gennaio 2025, per arrivare all'attuale 3,20%. Questa traiettoria ascendente coincide con una crescente insofferenza nella comunità tech verso Windows 11 e i suoi requisiti hardware stringenti, in particolare l'obbligatorietà del modulo TPM 2.0 e del Secure Boot. La politica di aggiornamenti forzati di Microsoft e l'integrazione sempre più pervasiva di funzionalità cloud e AI hanno alimentato un backlash sotterraneo ma percepibile.
Dal punto di vista tecnico, il successo di SteamOS e derivati si basa su Proton, il layer di compatibilità sviluppato da Valve che permette di eseguire giochi Windows nativamente su Linux sfruttando Wine e DXVK. Le performance sono ormai paragonabili, e in alcuni casi superiori, a quelle ottenute su Windows, specialmente con titoli ottimizzati per Vulkan. L'ecosistema di gioco Linux ha raggiunto una maturità impensabile solo cinque anni fa, con migliaia di titoli AAA pienamente funzionanti senza necessità di configurazioni manuali complesse.
Questo trend non riguarda solo gli early adopter o i puristi del software libero. Si sta verificando una democratizzazione dell'accesso a Linux per il gaming, con utenti medi che scelgono SteamOS derivatives per dare nuova vita a hardware datato escluso da Windows 11, o semplicemente per avere un sistema più snello e focalizzato sul gaming. Distribuzioni come Bazzite offrono un'esperienza chiavi in mano con driver proprietari pre-installati, supporto a tecnologie come AMD FreeSync e NVIDIA G-Sync, e interfacce user-friendly derivate da KDE Plasma o GNOME.