LucidLogix Hydra al capolinea, il multi-GPU non convince

LucidLogix Hydra, la tecnologia che prometteva di migliorare il multi-GPU e realizzare configurazioni ibride tra schede di diversi produttori, è ormai alla fine. L'azienda non la spinge e i prodotti sul mercato che l'adottano sono pochi.

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a cura di Manolo De Agostini

La tecnologia Hydra di LucidLogix non ha conseguito molto successo ed è, per usare un eufemismo, a rischio estinzione. Hydra è nata per migliorare la gestione del carico di lavoro nelle configurazioni multi-GPU, oltre che per consentire abbinamenti tra schede diverse dello stesso produttore o soluzioni ibride con GPU AMD e Nvidia su un'unico PC.

A oggi è implementata in poche schede madre (come alcuni modelli di MSI), e ancor meno sulle schede video, salvo rari esperimenti realizzati da TUL sulle soluzioni PowerColor. Il motivo di questo flop è la sostanziale assenza valore aggiunto, che non giustifica l'investimento dei produttori nel chip e degli appassionati nell'acquisto di schede madre dotate di Hydra. Talvolta le prestazioni non sono all'altezza delle premesse, perché la soluzione di LucidLogix richiede dei driver, e per questo si possono incontrare anche dei problemi con diversi titoli, specie i più recenti.

Perciò secondo il sito Overclockers Ukraine, LucidLogix avrebbe deciso di non sviluppare più questa tecnologia. La notizia assume il rango di una quasi certezza se si guarda il sito dell'azienda, che non offre più informazioni su Hydra. LucidLogix sembra invece decisa a puntare su Virtu (Lucidlogix Virtu e Sandy Bridge, Quick Sync su una scheda madre Z68) e XLR8, soluzioni di virtualizzazione delle risorse che sembrano godere di maggiore fortuna.