La famiglia dei Mac equipaggiati con chip M5 si appresta ad allargarsi notevolmente nel corso del 2026, dopo il debutto avvenuto lo scorso mese con il MacBook Pro da 14 pollici (acquistabile qui su Amazon). Secondo le ultime indiscrezioni provenienti da fonti vicine all'azienda di Cupertino, Apple starebbe preparando il lancio di almeno quattro nuovi modelli dotati della quinta generazione del suo processore proprietario, in una strategia di aggiornamento che potrebbe svilupparsi nell'arco di diversi mesi.
L'analista Mark Gurman, attraverso la sua newsletter Power On diffusa nel fine settimana, ha delineato una roadmap dettagliata dei prodotti Apple previsti per il prossimo anno. Tra i dispositivi in arrivo figurano il MacBook Air con chip M5, diverse configurazioni del MacBook Pro equipaggiate con le varianti più potenti M5 Pro e M5 Max, oltre a nuovi monitor dedicati alla linea Mac. La gamma si completerebbe con versioni aggiornate del Mac mini e del Mac Studio, entrambi destinati a ricevere il processore di ultima generazione.
La tempistica dei lanci rimane tuttavia un elemento da definire con precisione. Dalla struttura del report emerge che i portatili MacBook Air e MacBook Pro potrebbero arrivare nella prima parte dell'anno, possibilmente in concomitanza con il nuovo iPhone 17e e l'iPad Air equipaggiato con chip M4. I desktop Mac mini e Mac Studio potrebbero invece seguire in un momento successivo, anche se questa distinzione temporale non appare ancora definitiva.
Esiste però un'ipotesi alternativa che potrebbe rivelarsi particolarmente interessante per i consumatori. Considerando che Apple prevede di lanciare nuovi display nella prima metà del 2026, sembrerebbe logico che l'azienda californiana coordini questa uscita proprio con Mac mini e Mac Studio, due prodotti che per loro natura si abbinano perfettamente a monitor esterni. Una strategia commerciale di questo tipo permetterebbe agli utenti di acquistare contemporaneamente sia il computer che il display, creando una configurazione completa fin dal momento dell'acquisto.
Un ulteriore elemento a sostegno di questa teoria riguarda la disponibilità dei chip. Se le varianti M5 Pro e M5 Max saranno pronte per essere integrate nei MacBook Pro, tecnicamente Apple potrebbe inserirle senza particolari difficoltà anche nei modelli desktop. Questa operazione risulterebbe ancora più semplice considerando che, secondo le previsioni, né il Mac mini né il Mac Studio dovrebbero ricevere un ridisegno sostanziale del loro involucro esterno durante questa generazione, limitando così le complessità progettuali.
Un'assenza significativa emerge però dall'elenco delle previsioni: l'iMac non compare tra i modelli destinati a ricevere l'aggiornamento al chip M5. Questa mancanza potrebbe suggerire due scenari differenti. Da un lato, Apple potrebbe aver deciso di posticipare il rinnovamento dell'iMac fino all'arrivo della generazione M6, saltando di fatto un ciclo di aggiornamento. Dall'altro, è possibile che Gurman semplicemente non abbia ancora ricevuto informazioni sufficienti riguardo a un eventuale iMac con processore M5, lasciando aperta la possibilità che il modello all-in-one possa comunque far parte dei piani aziendali per il 2026.