Microprocessori Intel a 10 nanometri all'inizio del 2017

Un dirigente di Intel ha fissato una data di massima per l'arrivo dei chip a 10 nanometri: inizio 2017. Un periodo plausibile, ma gli ostacoli sono molti e non solo di carattere produttivo.

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a cura di Manolo De Agostini

Le difficoltà nella produzione di microprocessori a 14 nanometri hanno costretto Intel a non rispettare il suo ciclo di aggiornamento tradizionale (Tick-Tock), impedendole d'introdurre sul mercato una nuova gamma di CPU basate su architettura Broadwell a metà dell'anno scorso.

Quest'anno assisteremo al debutto di una gamma di chip Intel, sia desktop che mobile, fatta sia di chip Broadwell che Skylake, una nuova architettura anch'essa prodotta a 14 nanometri. Da appassionati di progressi tecnologici quali siamo ci auguriamo che Intel abbia maggiore fortuna con il processo produttivo a 10 nanometri, che dovrebbe essere alla base di nuove CPU "Cannonlake".

Intel processori 10 nanometri

Nelle scorse settimane l'amministratore delegato di Intel, Brian Krzanich, ha dichiarato che l'azienda non ha ancora stabilito una roadmap precisa in merito all'adozione del nuovo nodo produttivo. Krzanich parlava a una platea di analisti e investitori, a margine dei dati finanziari, quindi ha saggiamente preferito non sbilanciarsi rimanendo concentrato sull'attualità.

La stessa accortezza non l'ha avuta Taha Khalifa, general manager di Intel per Medio Oriente e Nord Africa, che ha discusso pubblicamente delle tempistiche del nuovo processo. "Perseguiamo sempre la Legge di Moore, che è stata al centro della nostra innovazione negli ultimi 40 anni. I chip a 10 nanometri dovrebbero arrivare all'inizio del 2017", ha affermato Khalifa.

Intel Core i5-4690K Intel Core i5-4690K
Intel Core i3-4130 Intel Core i3-4130

Il dirigente sembra quindi confermare le ipotesi di un debutto successivo al 2016, periodo designato (almeno in passato) per l'arrivo delle CPU a 10 nanometri. Questo non significa necessariamente che Intel abbia grossi problemi con il nuovo processo, anche se sarebbe naturale visto che ci stiamo avvicinando ai limiti fisici della produzione con il silicio - così si dice da più parti.

I concorrenti dell'azienda statunitense, TSMC e Samsung in primis, stanno ancora cercando di mettere a punto i rispettivi processi a 16 e 14 nanometri. Gli avanzamenti in campo produttivo non sono più così scontati, non solo per le sfide tecnologiche, ma anche perché richiedono investimenti per svariati miliardi. Quest'ultimo aspetto non è da sottovalutare, visto che in un'ottica di mercato a un investimento deve corrispondere anche un ritorno economico almeno commisurato all'esborso.

Intel Tick-Tock

Per questo Intel ha aperto i suoi impianti di produzione (detti "Fab") ad altre aziende e allo stesso tempo sembra aver allungato la vita media dei processi produttivi, almeno per alcuni prodotti. Tutto questo in un mercato PC (desktop e notebook) in cui il colosso può fare il bello e cattivo tempo, con una AMD che non può attualmente crearle grossi grattacapi (ma chissà, la situazione potrebbe cambiare nel 2016…).

Diverso lo scenario nel settore mobile, dove Intel ha dovuto e deve ancora investire (sia dal punto di vista tecnologico che di sostegno ai produttori) per recuperare sui rivali. Una strategia che le è costata 4,2 miliardi di dollari solo nel 2014, ma che l'ha portata a vendere circa 46 milioni di chip per tablet, ottenendo la prima posizione nel settore.

Così non stupisce sentir parlare di 2017 come anno dei 10 nanometri, e non escludiamo possibili ritardi. Gli intoppi sono sempre dietro l'angolo. Per quanto riguarda le caratteristiche delle CPU Cannonlake non ci sono dettagli, ma in base alla strategia Tick-Tock ci attendiamo in gran parte un "die shrink" dell'architettura Skylake. 

Intel potrebbe però porre maggiore accento sul concetto di heterogeneous computing (l'uso indistinto di core della CPU e della GPU per svariati compiti di calcolo), di cui AMD è prima sostenitrice ma che sembra mettere d'accordo l'intera industria, alla ricerca di nuove strade per aumentare le prestazioni, ridurre i consumi e non far lievitare troppo i costi di progettazione e produzione.