Un massiccio flusso di investimenti tecnologici sta per trasformare gli Emirati Arabi Uniti in uno dei principali poli mondiali dell'intelligenza artificiale. Microsoft ha annunciato lunedì un piano di spesa da 15,2 miliardi di dollari nel paese del Golfo Persico nei prossimi quattro anni, segnando una delle più significative scommesse corporate sul Medio Oriente come territorio strategico per lo sviluppo dell'IA. L'annuncio è stato dato durante il primo vertice annuale sull'intelligenza artificiale globale tenutosi ad Abu Dhabi.
La portata dell'operazione va ben oltre i numeri finanziari. Gli Stati Uniti hanno infatti concesso a Microsoft una licenza speciale per esportare negli Emirati i chip più avanzati prodotti da NVIDIA, quelli indispensabili per far funzionare i sistemi di intelligenza artificiale di nuova generazione. Questa autorizzazione rappresenta un precedente importante nella diplomazia americana dei controlli alle esportazioni tecnologiche, e posiziona gli Emirati come banco di prova per la strategia statunitense di influenza nel settore dell'IA a livello regionale.
La vicenda affonda le radici in un accordo stretto lo scorso maggio tra il presidente Donald Trump e lo sceicco Mohamed bin Zayed al-Nahyan, leader emiratino, per la costruzione di un campus di data center dedicati all'intelligenza artificiale ad Abu Dhabi. Il progetto però era rimasto bloccato per mesi a causa delle restrizioni americane sull'esportazione di componenti tecnologici sensibili, in particolare i potenti processori Nvidia necessari per alimentare i sistemi di IA più sofisticati.
Microsoft è diventata a settembre la prima azienda a ricevere dal Dipartimento del Commercio americano l'autorizzazione per spedire questi chip negli Emirati. La mossa ha suscitato critiche da parte di chi sostiene che l'accordo minerebbe la logica delle restrizioni imposte dagli USA alla Cina, aprendo potenziali canali indiretti attraverso un alleato cinese. L'azienda di Redmond ha tuttavia dichiarato di aver svolto un lavoro considerevole per soddisfare le rigorose condizioni di sicurezza informatica e nazionale richieste dalle licenze.
Grazie a queste autorizzazioni, Microsoft ha già accumulato negli Emirati l'equivalente di 21.500 GPU NVIDIA A100, utilizzando una combinazione di chip A100, H100 e H200. Questi processori vengono impiegati per fornire accesso ai modelli di intelligenza artificiale sviluppati da OpenAI, Anthropic, fornitori open-source e dalla stessa Microsoft.
La cifra complessiva di 15,2 miliardi include investimenti che Microsoft ha iniziato a effettuare negli Emirati a partire dal 2023 nell'ambito di una nuova iniziativa sull'IA nel paese. Tra il 2023 e la fine del 2025, l'azienda avrà speso poco più di 7,3 miliardi di dollari negli Emirati, compresi 1,5 miliardi per l'acquisizione di una partecipazione in G42, la società emiratina sovrana dedicata all'intelligenza artificiale, e oltre 4,6 miliardi in spese di capitale per i data center.
Il nuovo accordo prevede che Microsoft investirà ulteriori 7,9 miliardi di dollari negli Emirati dall'inizio del 2026 alla fine del 2029. Di questi, 5,5 miliardi saranno destinati a spese di capitale per l'espansione continua e pianificata delle infrastrutture AI e cloud. L'azienda ha anticipato che annuncerà nuove iniziative pubbliche ad Abu Dhabi nel corso di questa settimana.
L'impegno di Microsoft negli Emirati non si limita alla costruzione di centri dati. La società sta affiancando alle massicce infrastrutture tecnologiche investimenti significativi nella formazione locale, nello sviluppo di talenti e nella governance dell'intelligenza artificiale. L'obiettivo dichiarato è formare un milione di residenti entro il 2027 e utilizzare Abu Dhabi come hub regionale per la ricerca sull'IA e lo sviluppo di modelli avanzati.
L'annuncio coincide con un'altra importante operazione internazionale di Microsoft: lo stesso giorno l'azienda ha firmato un accordo da 9,7 miliardi di dollari con l'australiana IREN per capacità cloud dedicate all'intelligenza artificiale. Due operazioni che confermano come la corsa globale per il dominio dell'IA si stia concentrando su alleanze strategiche e investimenti massicci in regioni chiave al di fuori dei tradizionali poli tecnologici americani ed europei.