Un complesso di data center Microsoft inaugurato lo scorso anno nello stato messicano di Querétaro sta sollevando crescenti preoccupazioni tra le comunità locali, che denunciano una serie di problemi infrastrutturali e sanitari da quando l'impianto è diventato operativo. Le segnalazioni riguardano principalmente interruzioni idriche prolungate, blackout elettrici ricorrenti e persino epidemie di malattie legate alla contaminazione dell'acqua. Sebbene sia importante ricordare che correlazione non significa necessariamente causalità, la frequenza e l'intensità di questi episodi sembrano essere aumentate considerevolmente nell'ultimo anno.
Dulce María Nicolás, una madre di due figli residente nella località di Las Cenizas, ha raccontato al New York Times di aver vissuto interruzioni idriche durate settimane intere, un problema così grave da costringere le scuole locali a chiudere temporaneamente. La mancanza d'acqua non rappresenta solo un disagio quotidiano, ma ha ripercussioni dirette sull'istruzione e sulla vita comunitaria. In un altro comune vicino agli impianti tecnologici, Viborillas, Elizabeth Sánchez e i suoi vicini hanno dovuto ricorrere a cisterne d'acqua private a pagamento per sopperire alle carenze sempre più frequenti del servizio pubblico.
Le conseguenze sul piano sanitario appaiono ancora più allarmanti. Víctor Bárcenas, che gestisce una clinica sanitaria nella zona, ha riferito di aver dovuto trasferire d'urgenza un paziente in un ospedale situato a oltre un'ora di distanza a causa di un'interruzione di corrente che ha reso impossibile fornire le cure necessarie localmente. Durante l'estate del 2025, secondo Bárcenas, la scarsità di acqua pulita avrebbe addirittura favorito la rapida diffusione di un'epidemia di epatite nella comunità.
I blackout elettrici hanno portato con sé altre conseguenze pratiche per i residenti: la famiglia di Elizabeth Sánchez ha dovuto buttare via cibo andato a male conservato in frigorifero, mentre un sovraccarico di tensione ha recentemente danneggiato il computer di sua figlia. Questi episodi, apparentemente minori se considerati singolarmente, rappresentano un peso economico significativo per famiglie che già affrontano difficoltà quotidiane legate ai servizi essenziali.
Microsoft ha respinto con fermezza ogni responsabilità riguardo ai disagi segnalati. Bowen Wallace, vicepresidente aziendale per i data center nelle Americhe, ha dichiarato che l'azienda ha condotto approfondite verifiche senza riscontrare alcuna prova che i loro impianti abbiano contribuito ai blackout o alla carenza idrica nella regione. Wallace ha inoltre sottolineato l'impegno del colosso tecnologico a dare sempre priorità ai bisogni primari delle comunità locali dove opera.
La posizione delle autorità locali appare più ambigua. Alejandro Sterling, direttore dello sviluppo industriale per la regione di Querétaro, un'area che ospita numerosi data center internazionali, ha minimizzato le preoccupazioni dei residenti con una formula controversa. Definendo questi problemi come "difficoltà felici" (non per chi le subisce, ha precisato, ma per lo sviluppo complessivo del territorio) Sterling ha cercato di inquadrare la questione in una prospettiva economica più ampia. La sua affermazione secondo cui i data center "utilizzano" grandi quantità d'acqua, piuttosto che sprecarla, suggerisce una visione che privilegia l'aspetto produttivo rispetto all'impatto ambientale e sociale.