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a cura di Valerio Nebuloni

Ho utilizzato e stressato l’ultrabook da 14,1 pollici con configurazione di base di Microtech, azienda italiana attiva nel mercato dei dispositivi tecnologici. Come sarà andata?

"Designed by Microtech in Italy, made in china." Questa è la scritta incisa da un laser sulla scocca di questo computer. Diamo uno sguardo più approfondito alla sua costruzione e al suo aspetto estetico. Considerando la sua forma rettangolare da chiuso, le dimensioni sono di 32cm sul lato più lungo e 22cm su quello più corto per uno spessore di 14,5mm, il tutto contenuto in appena 1,4kg di peso.

I materiali utilizzati sono principalmente alluminio di serie 5000 e vetro, al tocco pregiati e di bell’aspetto. Il metallo lavorato a freddo per l’intero chassis risulta solido e “pieno”, i bordi sono ricavati e lavorati con precisione e la sensazione al tocco è indubbiamente premium. Il pannello inferiore è sempre costituito dalla stessa lega ma fissato grazie a delle viti per rendere possibile l’apertura. In questa zona si percepisce lo spazio vuoto sottostante ma grazie all’elevata resistenza di questo metallo non è possibile costringere il fondo a flessioni o altri stress particolari. Sempre sul fondo è poi ricavato un altro vano d’accesso per lo slot M.2.

Spostandoci sul coperchio troviamo una diversa lavorazione, una spazzolatura orizzontale molto piacevole che lo distingue dall’immagine comune di un macbook, a cui per certi versi assomiglia.

Caratteristiche tecniche

A bordo di questo “N4000” troviamo un processore dual core Intel Celeron N4000 (Gemini Lake) capace di operare fino a 2,6GHz con la scheda video integrata UHD600, 4GB di memoria RAM LPDDR4 saldata sulla scheda madre e non espansibile, una memoria eMMC da 32GB ed un veloce SSD M.2 da 240GB. Lo schermo è un buon pannello LCD FullHD 1080p IPS da 14,1 pollici, di cui spicca la lodevole implementazione grazie a bordi ridotti ed una laminazione completa con il vetro protettivo.

La tastiera ha un layout italiano ed è retroilluminata a due livelli di intensità ed il touchpad è di dimensioni molto generose; nel suo angolo superiore sinistro è poi integrato un lettore biometrico per le impronte digitali. La batteria integrata ai polimeri di litio vanta una capacità di 38Wh e l’input ed output multimediale è composto da una webcam da 2MP, due microfoni e quattro speaker. La connettività è completa e composta da una soluzione Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band 2×2, un modulo bluetooth 4.0.

Purtroppo non sono molte le porte e le opzioni di connettività, che si limitano ad una porta USB 3.0, una USB 2.0, una porta microHDMI, uno slot micro-SD ed il jack da 3,5mm.

Considerazioni

Dopo due settimane di utilizzo mi sono fatto una precisa idea delle capacità di questo prodotto che viene offerto in questa configurazione a 499€. È una buona macchina per compiere task quotidiani leggeri, come navigazione Internet e attività Office.  Al netto di un comparto grafico non entusiasmante per potenza bruta intrinseca, la presenza di codifica e decodifica hardware di praticamente ogni formato e risoluzione rende la GPU sfruttabile senza esagerazioni. Il vero collo di bottiglia è il processore, castrato a un TDP di 5watt per rendere fruibile la dissipazione passiva.

Se la pazienza è tanta si possono aprire ed utilizzare anche le applicazioni più impegnative, come programmi di editing video e foto, certo, ma non è forse per queste attività che il notebook Microtech è stato progettato.

Lo stesso giudizio vale per i 4GB di RAM, sufficienti per attività quotidiane, ma pochi per software più complessi. Windows 10 vi aiuta in questo caso, gestendo bene la situazione e permettendo al notebook di comportarsi in modo dignitoso anche grazie al file di paging sul veloce SSD da 240GB, che registra velocità reali di 500mb/s in lettura e 150mb/s in scrittura. Il modulo eMMC da 32GB, che aggiunge un po' di spazio di archiviazione, offre velocità di 180 e 130 mb/s rispettivamente in lettura e scrittura.

Lo schermo è una buona unità IPS FHD, protetta da un vetro a cui è stato laminato per intero. Ottima risoluzione contando i 14,1 pollici, ottimi angoli di visione e colori. La luminosità non è però altissima, infatti si farà un po’ di fatica se utilizzato all’aperto ma nulla di drammatico.

Facciamo notare, per dovere d'informazione, che quando si apre lo schermo oltre una certa angolazione, la parte inferiore del coperchio andrà a toccare il piano di appoggio sollevando il computer dal suo appoggio in gomma, di cui ne sarebbe bastato un millimetro in più di spessore per avere grip massimo ad ogni angolo di apertura. Stiamo parlando di situazioni limite, poiché difficilmente aprirete lo schermo così tanto quando lo userete su una scrivania. Al contrario, apprezziamo la possibilità di un'apertura a 180° non presente su molti altri notebook.

La tastiera mi ha sorpreso: grazie ad un buon bilanciamento tra resistenza dei tasti, corsa e feedback, si è rivelata piacevole nell’utilizzo quotidiano, invogliando la scrittura anche per molto tempo. La luminosità regolabile è poi una caratteristica apprezzata. Il Touchpad è enorme e fa dimenticare l’utilizzo del mouse, anche su Windows. Precisione massima e supporto multi touch. Migliorabile il “click”, ottenuto grazie a due switch sotto il componente, chiaramente separati per gestire meglio la rilevazione della pressione in vari punti, la cui attivazione se contemporanea genera un sonoro “doppio clack” un po’ confusionario.

Utilissimo invece il lettore biometrico, istantaneo nella rilevazione delle impronte e comodo per il risveglio rapido del computer.La batteria da 38Wh, composta da due celle da 3,7v e 5000mah, è sufficiente per 8 ore reali di utilizzo della macchina, la cui autonomia è sempre una garanzia e non mi ha mai dato sensazioni di stress o ansia.

È curioso notare come l’enorme batteria sia in realtà “piena” solo per metà, nella parte destra, dove sono presenti le due celle. Di questi portatili ne è pieno l’intero mercato asiatico, rebrand su rebrand di vari produttori e 499€ sono un prezzo un po’ alto per le capacità di questo ultrabook. Certo, Microtech impone standard qualitativi, come il pannello “tripla A” e scarti inferiori per l’assemblaggio, entrambe scelte molto apprezzate, ma sfruttare l’intero spazio della batteria con altre due celle avrebbe reso questo prodotto un campione di autonomia, giustificando magari il tutto.

Invece si è preferito avere un approccio più tradizionale per la realizzazione di questo portatile, che risulta quindi un ottimo strumento di scrittura e consultazione non impegnativa di contenuti web, assemblato con materiali premium e duraturi e che offre la possibilità di poter arrangiare qualche lavoro extra al costo di lunghi tempi di esecuzione; un po’ quello che è successo tra casa, ufficio, eventi e due fiere internazionali.