Le migliori RAM gaming del 2023
Introduzione
Se per i nuovi Ryzen si richiede ancora qualche mese di pazienza, la dodicesima generazione di processori Intel Core circola ormai da qualche tempo sugli scaffali. Risulta naturale, quindi, iniziare a pensare all’upgrade del proprio computer o all’assemblaggio di un’intera nuova build. In entrambi i casi, l’arrivo sul mercato dei nuovi moduli DDR5 pone un dubbio decisamente importante. La memoria RAM è un componente indispensabile del computer e gioca un ruolo fondamentale sulle prestazioni, ne consegue che, soprattutto nel caso dei computer da gaming, sia fondamentale ponderare pro e contro delle due tecnologie. Sfortunatamente, come per ogni novità, la disponibilità delle nuove DDR5 è piuttosto limitata ed i prezzi sono decisamente proibitivi. Inoltre, risulta davvero difficile riuscire a trovare kit da 16GB 2×8, il che ci pone in due situazioni scomode: raddoppiare la capacità, andando in contro ad una spesa talvolta quadruplicata, o acquistare un singolo banco che però impedisce di sfruttare entrambi i canali della scheda madre impattando sulle prestazioni, per di più a fronte di una spesa maggiore. Sono queste le ragioni per cui ho deciso di concentrare la mia attenzione ancora sui modelli DDR4 che vivono il loro periodo probabilmente più florido, con un rapporto qualità/prezzo indiscutibilmente più vantaggioso.
Nel caso specifico, ci concentreremo esclusivamente sui modelli da gaming, ovvero le soluzioni ad alte prestazioni che seguono alcune regole fondamentali. La prima è una quantità minima di 16GB divenuta ormai indispensabile per i titoli più recenti. Tuttavia, la capacità deve essere divisa su due moduli e cioè in configurazione 2×8, in quanto le schede madri sfruttano un sistema a due canali (dual-channel) che consente di raddoppiare il bandwidth, ovvero la velocità con cui i dati vengono trasmessi. Nel caso delle workstation, potresti avere una scheda madre che sfrutta la tecnologia quad-channel, come nel caso dei Threadripper di AMD o i Core X di Intel. In questo caso basta acquistare 2 kit di memoria così da poter sfruttare tutti e quattro i canali. Naturalmente, la raccomandazione in questo caso è di raddoppiare la capacità della memoria.
Ovviamente una quantità sufficiente di memoria di sistema non giova esclusivamente alla parte videoludica dell’utilizzo. Questa consente di avere prestazioni adeguate anche con altri tipi di intrattenimento, come lo streaming, o con le applicazioni dedicate alla produttività. Tuttavia, non è solo la RAM a stabilire le performance del nostro PC, per questo ti consiglio di dare uno sguardo anche alla nostra guida sulle migliori schede madri, così da realizzare l’accoppiata perfetta per le tue esigenze.
Le migliori RAM gaming
Senza perderci in chiacchiere, andiamo nel vivo della nostra guida all’acquisto per le migliori RAM gaming. A seguito nel modello trattato, di fianco al relativo nome, ti lasceremo anche il link diretto all’acquisto. Ti ricordiamo, inoltre, che i prezzi di mercato potrebbero subire variazioni in determinati periodi storici, ti consigliamo dunque di controllare regolarmente i seguenti link riportati nell’articolo.
- Corsair Vengeance LPX 3200MHz
- Crucial Ballistix 3600MHz
- Viper Steel 4000MHz
- HyperX Fury RGB 3200MHz
- Corsair Vengeance RGB PRO 3600MHz
- ADATA XPG Spectrix D60G 3000MHz
- G.Skill TridentZ 3600 16GTZNB
Corsair Vengeance LPX 3200MHz
Le memorie Corsair Vengeance LPX offrono timing CL16-18-18, affiancati da una tensione operativa di 1,35V. Presenta ovviamente il supporto ai profili XMP 2.0, ed un discreto dissipatore in alluminio, senza troppe pretese. Infine, il produttore assicura piena compatibilità sia con piattaforme Intel che AMD. Al costo di circa 71 euro rappresentano per noi un’ottima scelta per chi non vuol spendere troppo e non ha particolari pretese, ma necessita di moduli efficienti.
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Crucial Ballistix 3600MHz
Continuiamo la nostra lista delle migliori RAM gaming con un modello questa volta appartenente alla famiglia di Crucial. Un’altra valida alternativa al modello precedente, con qualcosina in più da offrire. Ci riferiamo alle nuove Crucial Ballistix da 3600MHz della casa americana Micron Technology che puntano ad offrire un kit decisamente versatile, che vanta (come il precedente) una configurazione con timing CL16-18-18 e una tensione operativa pari a 1,35V.
Il produttore per queste RAM garantisce piena compatibilità con tutte le macchine Intel e AMD, soprattutto per quello che è l’overclock. Crucial infatti rassicura gli utenti sulla compatibilità relativa a vari profili di OC, fruibili su diverse schede madri presenti in commercio. Supporto garantito quindi allo standard XMP 2.0 oltre che a diversi profili JEDEC, per prestazioni a basso consumo. Le RAM sono dotate di un dissipatore molto efficiente ed accattivante, realizzato in alluminio, che non è eccessivamente grande ma risulta essere più alto rispetto a quello del kit Corsair visto prima, con una superficie di copertura maggiore così da avere sempre le temperature sotto controllo.
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Viper Steel 4000MHz
Le Viper Steel offrono poi un’imponente dissipatore in alluminio con un design che di certo non passa inosservato. Alla grande gestione termica in overclock si affianca poi una configurazione timing CL19-19-19-39 ed un voltaggio operativo di 1,35V. Una configurazione di tutto rispetto, che sicuramente vi lascerà liberi di poter gestire al meglio velocità e timing. La società californiana Patriot assicura infine che le RAM della gamma Viper Gaming sono testate per il corretto funzionamento sia con piattaforme AMD che Intel. Un kit che sicuramente merita di entrare in una lista per le migliori RAM gaming sul mercato.
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HyperX Fury RGB 3200MHz
A questo prezzo sono da consigliare solamente a chi non ha intenzione di praticare overclock estremo, dove i timing, specie quelli secondari, necessitano maggiore voltaggio per la stabilità di sistema, limitando di fatto la pratica stessa. Questo però non rappresenta un reale problema per chi non vorrà andare al di sopra delle specifiche dettate dal profilo XMP consigliato dal produttore, che le fa lavorare a 3200MHz. Garantita ovviamente la compatibilità sia con piattaforme AMD che Intel, inoltre potrete gestire l’illuminazione grazie al software proprietario HyperX NGENUITY o con il software di controllo RGB della vostra scheda madre.
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Corsair Vengeance RGB PRO 3600MHz
Queste RAM si sposano dunque molto bene con tutte le piattaforme e, grazie all’elevata velocità, riescono a garantire ottime prestazioni in svarianti ambiti, sia professionali e produttivi, sia per quanto concerne il gaming. il profilo XMP vi permette di raggiungere la velocità di 3600MHz, accompagnata da timing CL18-22-22 ed un voltaggio operativo di 1,35V. Per il loro prezzo, rappresentano uno degli step da considerare per il mondo dell’RGB e soprattutto delle performance.
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ADATA XPG Spectrix D60G 3600MHz
Il kit in questione lavora a timing CL18-20-20 ed un voltaggio operativo di 1,2V. Le XPG Spectrix D60G soddisferanno sicuramente gli amanti dell’RGB, essendo queste le RAM con la maggior superficie illuminata sul mercato. Dietro a tanta bellezza si nasconde però anche un’attenta progettazione, notabile osservando l’efficiente sistema di dissipazione. Si tratta di un kit da consigliare a chi, in fase di scelta, considera l’estetica uno tra i principali canoni di valutazione.
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G.Skill TridentZ 3600 16GTZNB
Il costo è naturalmente più elevato rispetto alle proposte precedenti, ma motivato da una qualità ed una cura del prodotto incredibile con cui G.Skill ormai da anni coccola i propri clienti. E se tutto questo neanche dovesse bastare, ci pensa la garanzia offerta direttamente dal produttore. L’azienda infatti fornisce insieme ai suoi moduli una garanzia limitata a vita, a dimostrazione proprio di quanto avevamo detto in precedenza: sono moduli fatti per durare. Un prodotto quindi sicuramente non economico, ma che rappresenta una sicurezza nel settore delle memorie RAM.
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Come scegliere la memoria RAM
La scelta della memoria RAM, soprattutto per chi ricerca le prestazioni, è una delle più complesse e che richiede maggiore attenzione. Questo perché oltre a considerare parametri oggettivi che danno un’indicazione sulle performance dei banchi, va incluso nell’analisi anche il restante hardware. Andiamo a vedere perché e cosa bisogna tenere in considerazione.
La CPU
Il processore è tendenzialmente il punto di partenza di una nuova configurazione, poiché da questo dipende la scelta della scheda madre e a cascata di tutto i restanti componenti. Tuttavia, il processore influisce in maniera diretta sulla scelta della memoria di sistema, in quanto da lui dipende la frequenza supportata della memoria. D’altronde è proprio la CPU a gestire l’intero hardware, e naturalmente è sulla base di questo che potrai capire fin dove puoi spingerti con la frequenza delle memorie RAM. Se la CPU, infatti, non supporta una data velocità nello scambio dei dati, potresti affrontare una spesa eccessiva per la memoria, ma inutile. Di fatti, nel caso in cui la CPU non supporti la frequenza indicata dal produttore delle memorie, non riuscirai mai a sfruttarle al massimo. Lo stesso vale per la quantità: è il processore a dover gestire lo scambio e a supportare una data quantità di memoria. Acquistare magari 32GB di RAM, ed abbinarli ad un processore che riesce a gestirne massimo 16GB diventa uno spreco di risorse. Il consiglio è quindi di verificare prima di tutto le specifiche del processore per capire su che tipo di memoria orientarsi.
La scheda madre
Naturalmente memorie e CPU comunicano attraverso una motherboard. È inevitabile, quindi, la necessità di verificare le specifiche di quest’ultima per effettuare un acquisto consapevole e corretto. Non tutte le schede madre propongono il medesimo BUS, ovvero l’interfaccia che consente lo scambio dei dati tra CPU e memoria. Di conseguenza acquistare una memoria, ad esempio, con una frequenza di 4000MHz, e poi avere un BUS che consente una frequenza massima di 3600MHz, vuol dire affrontare una spesa inutile che non porterà mai ad alcun beneficio, rispetto alla medesima memoria con un clock massimo di 3600MHz, magari ad un prezzo più basso. Il consiglio che possiamo darti in questo caso, è di abbinare sempre la scheda madre al processore non solo sulla base del socket, ma cercare di rientrare nel budget con una mobo che ti consenta di sfruttare al massimo le potenzialità della tua CPU in particolare.
Canali
Quello dei canali è un argomento che soprattutto oggi di rado si affronta, ma che merita di essere menzionato. Nella maggior parte dei casi, infatti, le schede madre sfruttano una configurazione a due canali. Ciò vuol dire che le memorie vanno acquistate sempre in coppia, così da sfruttare il bandwidth raddoppiato dei due BUS. Ad esempio, se optassi per 16GB di memoria RAM complessivi, dovresti acquistare una coppia di moduli da 8GB l’uno e montarli sugli slot segnati (solitamente dello stesso colore). Se acquistassi un singolo banco da 16GB, avresti la medesima quantità, ma la CPU comunicherebbe su un solo canale con la memoria, e quindi scambierebbero la metà dei dati, considerato che l’altro canale rimarrebbe inutilizzato. In sostanza, velocità dimezzata. Come premesso, le proposte consumer offrono due canali di memoria, quindi, nella maggior parte dei casi un kit da 2 banchi è la scelta corretta. Seppur in numero piuttosto esiguo, però, non mancano le persone che decidono di abbinare le potenzialità di una workstation all’intrattenimento dei videogiochi, facendo ricadere la scelta su CPU di fascia estrema come Ryzen Threadripper o Core X (o Extreme). In questi casi, le CPU arrivano ad offrire 4 canali, ovvero il processore riuscirà ad interrogare 4 BUS contemporaneamente. In questo caso, i 16GB di memoria non dovranno più essere divisi in due banchi, ma in 4, appunto, così da riuscire a sfruttare il bandwidth dei 4 canali separati.
Frequenza e latenza
È più importante una latenza bassa o una frequenza alta? Domanda che ci si pone praticamente sempre quando si scelgono le RAM, e che hanno una risposta piuttosto scontata: entrambe. In linea di massima il punto da cui partire è sempre la frequenza, in quanto è il valore che maggiormente differisce e che quindi rappresenta la differenza più profonda tra due moduli. Nel caso in cui la frequenza dovesse essere la stessa, inevitabilmente il modulo con una latenza più bassa offrirà prestazioni maggiori. C’è però, tuttavia, un’equazione che da un dato preciso sull’efficienza di un modulo, che per di più è al quanto semplice. La latenza indicata nelle descrizioni con CL (CAS Latency) andrà moltiplicata per la durata di un ciclo di clock. Il risultato ottenuto sarà la latenza reale in nanosecondi (ns) che offre un indicatore nettamente più preciso delle prestazioni del modulo. Spesso, infatti, la frequenza più elevata compensa abbondantemente l’aumento della latenza, risultando in un modulo, talvolta, marcatamente più veloce. Il suggerimento quindi, nel caso avessi dei dubbi, è cercare l’intera scheda tecnica dei moduli interessati ed eseguire questo semplice calcolo. Ad un risultato più basso, corrispondono prestazioni maggiori, ed avrai così la certezza di cosa sia più conveniente acquistare.