Napoli: Linux No, Windows Sì

Con una mossa a sorpresa, il Comune di Napoli ha deciso di non utilizzare GNU/Linux nella sua amministrazione. Meglio un contratto duraturo e molto dispensioso con Microsoft.

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a cura di Vincenzo Ciaglia

Ha suscitato molto clamore la decisione del Comune diNapoli di affidarsi per i prossimi anni aiprodotti Microsoft non accettando un ordine del giorno che prevedeva,al loro posto, l'utilizzo di GNU/Linux. Anche il quotidiano ilMattino hadedicato alla faccenda un corposo articolo.

L'ordine del giorno, proposto daalcuni consiglieri della maggioranza, prevedeva l'utilizzo di softwareopen-source all'interno dell'amministrazione partenopea. Il tutto perrisparmiare fino ad 1 milione di euro in costi di licenza econsulenze. Quest'ultimo avrebbe impegnato la giunta a"predisporre le opportune azioni e proposte per accedere al fondo peril sostegno agli investimenti per l'innovazione negli enti locali,attivando la sperimentazione delle applicazioni software a codiceaperto; e a utilizzare le stesse per la digitalizzazione del Comune diNapoli".

La mossa avrebbe sicuramentedato una scossa anche all'intero settore della Pubblica Amministrazioneitaliana. Grandi città come Napoli che si affidano a GNU/Linux pertutti i loro lavori informatici è sicuramente un segno di vanto pertutti gli appassionati e i sostenitori del pinguino. La beffaarriva quando Donata Rizzo D'Abundo, titolare della delega alle retitelematiche, presenta una delibera per un accordo con Microsoft.Un'intesa che assicura a Microsoft 1 milione di euro e al comune diNapoli l'utilizzo di prodotti di Redmond per molti anni. Non sonomancate le interrogazioni da parte di altri consiglieri ma, a quantopare, il dado è tratto: si continuerà a pagare per tutti i programmiutilizzati dal Comune.