Non è tutto oro quel che luce

Fino ad ora il settore dei software per il riconoscimento vocale non è mai stato molto convincente, specialmente a causa delle sessioni di apprendimento molto lunghe e ai risultati mediocri. Con Dragon Naturally Speaking 8 queste affermazioni appartengono al passato e potremo finalmente dettare lunghi testi con risultati più che soddisfacenti.

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a cura di Roberto Buonanno

Founder

Non è tutto oro quel che luce

Ossia eccoci a elencare tutti i difetti che abbiamo incontrato durante la nostra prova.

Innanzitutto, non è stato possibile usare in maniera efficiente il programma con un computer portatile dotato, probabilmente, di un ingresso audio di qualità insufficiente. Questo problema è ovviabile utilizzando una scheda audio esterna. Peccato perché proprio gli utenti di portatili possono fruire dei maggiori vantaggi della dettatura e portarsi a spasso una scheda audio esterna non è il massimo della comodità.

Inoltre ci è capitato abbastanza frequentemente di insistere sull'addestramento di alcune parole, che però al programma non volevano andare giù. Alla fine abbiamo risolto scrivendo con la tastiera le parole indigeste. Una di queste parole è per l'appunto, "indigeste".

È possibile forzare l'addestramento di singole parole. Basta scriverle, premere Addestra...

... e pronuciare la parola. Nel mio specifico caso, non c'è stato verso di far capire a Dragon la mia pronuncia di "indigeste".

I profili vocali, ossia i salvataggi degli addestramenti e di tutte le vostre configurazioni, si possono trasportare da un computer all'altro usando le procedure di esportazione e importazione. Purtroppo però, queste creano delle cartelle da svariate centinaia di mega, abbastanza difficili da gestire, a meno che entrambi i computer non siano connessi in rete.

Infine, Dragon NaturallySpeaking occupa una buona fetta delle risorse di sistema. Il computer desktop usato per la prova è dotato di 1 GB di RAM e di un processore veloce, un AMD Athlon 64 3200+. Questo non bastava ad evitare lunghe attese per passare, per esempio, dallo stato di "microfono acceso" a quello di "microfono spento" e viceversa.

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