Il produttore di chip californiano ha infranto una barriera simbolica che nessuna altra azienda al mondo aveva mai raggiunto, toccando una capitalizzazione di mercato da 5 trilioni di dollari. Il traguardo è stato raggiunto mercoledì mattina intorno alle 9:30, ora della costa est americana, quando le azioni hanno superato i 211 dollari con un balzo del 5 percento. Si tratta di un'ascesa vertiginosa per un gruppo che solo tre mesi fa, a luglio, aveva celebrato il passaggio della soglia dei 4 trilioni.
La corsa al rialzo del titolo NVIDIA si inserisce nel contesto della rivoluzione dell'intelligenza artificiale, un settore in cui l'azienda si è affermata come fornitore dominante di processori grafici indispensabili per l'addestramento dei modelli di AI generativa. Alle spalle di NVIDIA nella classifica delle società più capitalizzate al mondo si posizionano colossi come Apple, che si ferma a 4 trilioni di dollari, seguita da Microsoft, Alphabet (la casa madre di Google), Amazon e Meta.
L'impennata del titolo è stata alimentata da due sviluppi strategici annunciati di recente. Da un lato, NVIDIA ha siglato un accordo per l'acquisizione di azioni Nokia per un valore di un miliardo di dollari, accompagnato da una partnership finalizzata allo sviluppo di reti cellulari 5G-Advanced e 6G con integrazione nativa di intelligenza artificiale. Dall'altro, ha ricevuto una spinta dalle dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che martedì ha annunciato l'intenzione di discutere con il presidente cinese Xi Jinping della possibilità di esportare in Cina i potenti chip Blackwell AI.
Quest'ultimo punto rappresenta un elemento di particolare rilevanza per gli investitori, considerando che attualmente le restrizioni all'esportazione impediscono a NVIDIA di vendere i suoi processori più avanzati sul mercato cinese. La Cina rappresenta infatti uno dei mercati potenzialmente più redditizi per i chip destinati all'intelligenza artificiale, e qualsiasi allentamento dei controlli potrebbe tradursi in ulteriori profitti miliardari per il gruppo californiano.
L'ascesa di NVIDIA testimonia quanto profondamente l'intelligenza artificiale stia trasformando gli equilibri economici globali. Quello che fino a pochi anni fa era principalmente un produttore di schede grafiche per videogiochi si è trasformato nel fulcro dell'infrastruttura tecnologica necessaria per alimentare chatbot, sistemi di generazione di immagini e modelli linguistici di grandi dimensioni. Le sue GPU sono diventate così centrali per l'industria dell'AI che molte aziende tecnologiche si trovano in lista d'attesa per mesi prima di poter acquistare i processori necessari.
La partnership con Nokia per lo sviluppo di reti cellulari di nuova generazione suggerisce che Nvidia stia guardando oltre il proprio core business tradizionale, puntando a integrare capacità di intelligenza artificiale direttamente nell'infrastruttura delle telecomunicazioni. Questa strategia potrebbe aprire nuovi mercati e flussi di entrate per l'azienda, consolidando ulteriormente la sua posizione dominante nell'ecosistema tecnologico globale.