P2P illegale, la musica italiana si salva

La Federazione Industria Musicale Italiana collabora alla rimozione di 30mila link illegali di musica italiana

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a cura di Dario D'Elia

La musica italiana, nelle ultime settimane, è stata rimossa dalle più note piattaforme di file sharing. La Federazione Industria Musicale Italiana si è prodigata per far eliminare oltre 30mila link che puntavano a file musicali non autorizzati.

"In particolare, oltre 20 mila Torrent reperibili sul noto sito tracker Mininova, sono stati eliminati sulla base di segnalazioni giunte dall'antipirateria italiana e altri 10mila link sono stati rimossi da alcuni fra i principali cyberlocker (servizi di archiviazione remota) fra i quali Rapidshare e Megaupload", si legge nel comunicato della Federazione.

Secondo le prime stime i 30 mila link eliminati avevano già generato più di 10 milioni di download, a dimostrazione che il fenomeno della pirateria musicale è ancora sostenuto. La FIMI, non a caso, ha promesso che l'attività di rimozione proseguirà "su base giornaliera al fine di ridurre ai minimi termini la presenza di brani italiani sui siti di hosting remoto".

L'intera operazione ha consentito inoltre di informare le forze dell'ordine dell'esistenza di 12 hub e server italiani dei protocolli Direct Connect ed Emule responsabili di attività illegale. "Tali server consentivano a una comunità di alcune decine di migliaia di utenti la condivisione illegale di brani musicali non autorizzati", conclude il comunicato. "Contemporaneamente sono stati cancellati centinaia di video musicali non autorizzati immessi su YouTube e sono state rimosse tracce musicali illegali e falsi profili caricati su Myspace e Facebook".

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