Per Apple il 2009 si apre in salita

I dai NPD di gennaio mostrano che Apple sta soffrendo la concorrenza dei PC, che possono giocarsi la carta dei prezzi vantaggiosi. Una mossa sconosciuta, in quel di Cupertino.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le vendite dei Mac tornano a soffrire, dopo un 2008 memorabile, a causa della crisi. I PC ricominciano a "tirare" più dei loro concorrenti, e tutto grazie a prezzi più vantaggiosi.

Secondo Stephen Baker, NPD, la situazione attuale porta gli utenti a considerare il prezzo un elemento fondamentale per la scelta, e quindi sempre meno utenti sono disponibili a passare da un PC a un Mac, affrontando un costo maggiore. L'elemento "qualità e valore", sul quale Apple punta da sempre, non sarebbe un parametro importante, al momento.

Numeri alla mano, le vendite di PC Windows sono cresciute del 16,6% su base annua, mentre quelle dei Mac sono calate del 5,5%. Una differenza evidente, rispetto alla crescita del 27,2% di ottobre, dovuta in gran parte ai nuovi MacBook, e che può essere considerata un indicatore dello stato dell'economia statunitense. Secondo i dati NPD, infatti, alla crescita nelle vendite di PC si accompagna un calo del prezzo medio, a dimostrazione del fatto che il prezzo è un elemento sempre più discriminante.

Apple vende computer che hanno un prezzo medio di 1488 dollari, mentre un PC si attesta sui 586 dollari, stando alle analisi di Joe Wilcox. Una differenza enorme, e in tempi di crisi l'acquirente non ci pensa su due volte.

Anche i notebook rimasti dietro ai modelli Windows, con crescita di 9,4 e 26,6 punti, rispettivamente; eliminando i netbook, i prodotti Windows restano all'undici percento, sempre davanti ai Mac.

Un sorpasso più che comprensibile, se si pensa che il notebook più economico Apple, il MacBook White, ha un prezzo di partenza di 949 euro.

Ancora più difficile, secondo alcuni analisti, il mercato europeo: nel vecchio continente molti netbook sono offerti dagli operatori telefonici, con connettività 3G e tariffe interessanti. Un elemento che non fa che rendere ancora più dura la diffusione dei prodotti Apple.

Interessante il punto di vista di Ian Fogg (tweet), Forrester Research, secondo cui Apple ha perso "l'occasione Vista", riferendosi alle difficoltà d'immagine che ha avuto Microsoft con il suo ultimo sistema operativo. Tanti utenti scontenti, e tantissimi spaventati dalle voci su Vista, avrebbero potuto rappresentare nuovi possessori di Mac.

Oggi, invece, con Windows 7 alle porte, Apple avrebbe perso un'occasione di quelle che si presentano "ogni due decadi".  Il prossimo sistema operativo Microsoft, infatti, si presenta bene, ed è naturale che i molti utenti che sono rimasti a XP, a questo punto, non hanno ragione di spendere di più per passare ad un Mac.

Forse Vista è stata un'occasione per Apple, o forse no; la questione dei prezzi, invece, è più che concreta. Se il 2009, come avevamo già detto a gennaio, sarà all'insegna del low-cost, per Apple sarà una sfida ancora più dura, visto che si tratta, per quest'azienda, di un territorio del tutto inesplorato.

Dopo la pubblicazione dei dati NPD il titolo Apple (AAPL) ha perso circa il 4%, un fenomeno che molti attribusicono ad una "reazione eccessiva", e che non tiene conto dei grandi guadagni realizzati dall'azienda in altri settori, come quelli dovuti all'iPhone.