Portatile Dell puzza di pipì di gatto, l'azienda lo sostituisce

Spiacevole inconveniente per gli acquirenti del Latitude E6430u di Dell. Diverse persone lamentano che il prodotto emana un odore insopportabile, simile all'urina di gatto. Dell corre ai ripari e sostituisce i prodotti puzzolenti.

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a cura di Pino Bruno

Talvolta i preziosi oggetti digitali che permeano la nostra vita sembrano giganti con i piedi d'argilla. Smartphone di ogni razza la cui potenza si infrange contro il limite di durata della batteria, tablet costosissimi rifiniti con plastiche d'accatto, notebook che surriscaldano come ferri da stiro, telefoni che costringono a urlare per farsi ascoltare dall'interlocutore.

Ognuno di noi potrebbe raccontare un aneddoto sui limiti dei gadget tecnologici di uso quotidiano. Il computer che odora di pipì di gatto finora era sfuggito alla casistica. Eppure è successo, tanto che Dell sta sostituendo il notebook Latitude E6430u dopo le proteste degli utenti. Le lamentazioni sono cominciate a giugno, come si legge nel forum del supporto Dell. È un'ottima macchina, hanno scritto gli acquirenti, ma emana un puzzo insopportabile di urina di gatto. Non un episodio isolato, dunque, tanto che ieri Dell ha dovuto rassicurare i suoi clienti con una nota formale. State tranquilli - c'è scritto - l'odore non è conseguenza di contaminazione biologica né è pericoloso per la salute.

La causa è da ricercare nel processo di lavorazione (…hat this was occurring as a result of a specific manufacturing process) che è già stato modificato (…The manufacturing process has subsequently been amended). Il produttore non chiarisce i particolari del problema, che secondo alcuni utenti riguarderebbe la tastiera, ma ammette le sue responsabilità. Dell infatti sta sostituendo i notebook nauseabondi, dimostrando così di avere a cuore la sua clientela. Altri colossi del settore in passato si sono mostrati molto meno sensibili e attenti.

Al di là dell'episodio specifico, restano le perplessità sulla serietà dei controlli di qualità. Accade sempre più spesso che arrivino sul mercato prodotti con difetti macroscopici addirittura seriali. Nella corsa vertiginosa a chi sforna per primo l'ultimo modello - apparente bisticcio di parole - i controllori della qualità sembrano essere estinti o, nel caso dei notebook alla pipì di gatto, perlomeno raffreddati.