Project Cielo è il PC modulare di Gigabyte che forse non vedremo mai

Project Cielo è il concept di un PC modulare davvero molto interessante, ma che difficilmente vedrà mai la luce.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Vi ricordate Project Christine di Razer? Si trattava di un PC Desktop completamente modulare, presentato nell'ormai lontano 2014 al CES di Las Vegas. L'idea era quella di creare un PC in cui era possibile inserire, aggiungere e sostituire vari moduli a seconda delle necessità; Razer all'epoca aveva mostrato un prototipo funzionante, ma Project Christine non è mai andato oltre la fase prototipale e non ha mai raggiunto il mercato. 

Sulla falsariga di Project Christine, Gigabyte ha creato Project Cielo, una soluzione completamente modulare e portatile di cui ha pubblicato i primi dettagli sul proprio sito. Il PC sarebbe composto da moduli che vengono impilati uno sull'altro e, stando alle poche informazioni che si hanno, la base sarebbe composta da un grande speaker Bluetooth, su cui poggia un'ampia batteria. Il modulo superiore sarebbe quello contenente l'hardware vero e proprio, comprese le antenne 5G per la connettività.

Gigabyte non ha mostrato un prototipo funzionante della macchina e non ha diffuso nessun dettaglio sull'hardware che sarebbe presente all'interno di Project Cielo, che sembra decisamente essere un progetto ancora nelle sue fasi iniziali. Nella visione dell'azienda, grazie al 5G i videogiocatori potranno giocare ovunque e in qualunque momento: Project Cielo sarebbe il compagno perfetto, grazie al suo essere portatile e al supporto alle reti 5G.

A differenza di alcune soluzioni portatili "a zaino" pensate per giocare in movimento con visori VR, come quella sviluppata da HP, sarà difficile usare macchine come Project Cielo nella vita reale. Nonostante abbia una batteria che lo rende effettivamente portatile, questo PC non integra alcun tipo di schermo e, a meno che Gigabyte non lavori anche a un modulo proiettore di qualche genere, sarà comunque necessario collegare un monitor esterno che andrà alimentato separatamente, obbligando gli utenti ad essere vicini a una presa di corrente.