Altro che crisi, i PC agonizzano ogni anno di più. Dopo il pesante calo del 2013 (-9,8% su scala globale) da qui al 2018 le vendite continueranno la caduta libera, e nei cosiddetti mercati maturi - ossia Europa e America - la società di ricerca IDC prevede che saranno consegnati 17,5 milioni di desktop e 5,9 milioni di notebook in meno rispetto alla già pessima annata del 2013.
La diretta conseguenza è che Asus - e tutti i concorrenti - taglia i volumi di produzione, Sony chiude con i Vaio, Samsung potrebbe smettere di fare notebook Windows. Non solo, le tempistiche dei rinnovi di gamma si sono dilatate a dismisura e i listini sono diventati anoressici . Per capirci meglio, anni fa i produttori rinnovavano l'offerta consumer ogni 10 settimane, quindi ogni 2 mesi e mezzo c'erano decine di modelli nuovi in vendita. Adesso i rinnovi di gamma si fanno 2 volte l'anno e in alcuni casi una volta sola. Non solo: i produttori avevano mediamente listini di un centinaio di pagine zeppi di prodotti. Adesso quando ce n'è in produzione il 25% è già un successo.
Il destino dei PC è questo?
Chi deve scegliere un prodotto quindi ha davanti a sé un'offerta sempre più limitata, e le testate che come noi si occupano di anteprime e prove di prodotto hanno sempre meno novità di cui parlare in campo PC e devono occuparsi di altri settori che invece macinano novità su novità grazie alle vendite - vedi smartphone e tablet.
Di chi è la colpa? Abbiamo parlato più volte della saturazione di mercato: chi ha già un PC funzionante non sente l'esigenza di cambiarlo ogni anno. Però il fatto che la crescita dei volumi non ci sia neanche nei mercati emergenti (nella migliore delle ipotesi IDC prevede una crescita pari a zero) la dice lunga sul destino dei PC. Chi deve cambiare PC o comprarne uno per la prima volta oggi spesso sceglie un tablet. Anche questa non è più una novità: la maggior parte degli utenti naviga in Internet, popola i social, scrive qualche mail e al massimo ogni tanto usa un giochino poco impegnativo per ingannare il tempo. Il PC non gli serve.
Previsione consegne PC 2013-2018 per aree geografiche, in milioni di unità | ||||
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Regioni | Form Factor | 2013 | 2014 | 2018 |
Mercati emergenti | Desktop | 85,6 | 80,5 | 77,2 |
Mercati emergenti | Notebook | 96,2 | 87,2 | 94,5 |
Mercati emergenti | Totale | 181,9 | 167,7 | 171,7 |
Mercati maturi | Desktop | 51,1 | 48,6 | 42,0 |
Mercati maturi | Notebook | 82,2 | 79,6 | 77,9 |
Mercati maturi | Totale | 133,3 | 128,2 | 120,0 |
Dati globali | Desktop | 136,7 | 129,1 | 119,2 |
Dati globali | Notebook | 178,4 | 166,8 | 172,5 |
Dati globali | Totale | 315,1 | 295,9 | 291,7 |
IDC mette l'accento anche sul quadro macro economico globale e su priorità differenti degli utenti. Ci sta, ed è da sottolineare anche che i prezzi dei PC sono spesso salati, e quelli abbordabili quasi sempre hanno configurazioni che lasciano a desiderare. Ma un notebook di qualità con configurazione di fascia medio alta a 500 euro spopolerebbe? Forse a noi piace pensarlo perché continuiamo tutto sommato a vedere un valore nel computer vecchio stile, ma forse non siamo nemmeno utenti tipo del popolo consumer.
Sta di fatto che i volumi scendono, i modelli diminuiscono e alla fine se gli ibridi e Windows 8.x avranno il successo che vuole Microsoft, il PC diventerà un prodotto di nicchia anche al lavoro. Rassegnatevi a leggere sempre più spesso di tablet.