La sfida al dominio dei colossi tecnologici
Andy Yen, amministratore delegato e fondatore di Proton, non usa mezzi termini per descrivere la situazione attuale del mercato dell'intelligenza artificiale. Secondo il CEO, i giganti tecnologici stanno utilizzando l'IA per intensificare la raccolta di dati sensibili degli utenti, accelerando quella che definisce "la transizione mondiale verso il capitalismo della sorveglianza". La sua visione per Lumo rappresenta un'alternativa radicale: "un'intelligenza artificiale che mette le persone davanti ai profitti".
Il nuovo chatbot si posiziona come diretto concorrente di servizi consolidati come ChatGPT di OpenAI, Meta AI, Gemini di Google e Microsoft Copilot. Tuttavia, la differenza sostanziale risiede nell'approccio alla gestione dei dati: mentre i servizi tradizionali raccolgono e analizzano le informazioni degli utenti per migliorare i propri algoritmi, Lumo adotta una filosofia completamente opposta.
Un'architettura progettata per la riservatezza
Il cuore tecnologico di Lumo si basa su una combinazione di modelli linguistici open-source che operano esclusivamente sui server europei di Proton. Tra questi figurano Mistral Nemo, Mistral Small 3, OpenHands 32B di Nvidia e il modello OLMO 2 32B sviluppato dall'Allen Institute for AI. Ogni richiesta viene indirizzata al modello più adatto alla specifica tipologia di query: le domande relative alla programmazione, ad esempio, vengono elaborate da OpenHands, specializzato proprio in questo ambito.
La vera innovazione risiede nel sistema di crittografia "zero-access", che garantisce agli utenti una chiave di decrittazione esclusiva. Questo meccanismo impedisce a terze parti, inclusa la stessa Proton, di accedere ai contenuti generati o elaborati dall'assistente virtuale. I dati vengono memorizzati localmente sui dispositivi degli utenti, creando una barriera tecnica invalicabile per governi, inserzionisti pubblicitari e chiunque altro voglia accedere alle informazioni personali.
Funzionalità avanzate senza compromessi sulla privacy
Nonostante l'enfasi sulla protezione dei dati, Lumo non rinuncia alle funzionalità tipiche degli assistenti virtuali più avanzati. Il servizio può riassumere documenti, generare codice informatico, redigere email e svolgere numerose altre attività. Una caratteristica particolarmente interessante è la capacità di analizzare file caricati dagli utenti, con la garanzia che nessuna informazione venga conservata al termine dell'elaborazione.
Gli utenti possono inoltre collegare i propri file di Proton Drive all'assistente, mantenendo la crittografia end-to-end anche durante l'interazione con il chatbot. Per quanto riguarda la ricerca web, Proton ha scelto un approccio conservativo: la funzionalità è disabilitata per impostazione predefinita per "garantire la massima privacy agli utenti". Chi decide di attivarla può comunque contare sull'utilizzo di motori di ricerca rispettosi della privacy.
Modelli di accesso e strategie commerciali
Lumo è accessibile tramite il sito lumo.proton.me o attraverso le applicazioni dedicate per iOS e Android. La strategia di monetizzazione segue un modello freemium articolato su più livelli. Gli utenti senza account possono porre solo un numero limitato di domande settimanali e non hanno accesso alla cronologia delle conversazioni. Chi crea un account gratuito ottiene invece la visualizzazione della cronologia crittografata, la possibilità di caricare file di piccole dimensioni e di salvare un numero limitato di chat preferite.
Il piano Lumo Plus, disponibile al costo di 12,99 dollari mensili, sblocca tutte le funzionalità avanzate: chat illimitate, cronologia estesa e crittografata, preferiti senza limiti e caricamento di file di grandi dimensioni. Questa struttura tariffaria riflette la filosofia aziendale di sostenere il servizio attraverso abbonamenti pagati piuttosto che attraverso la monetizzazione dei dati personali, seguendo il modello già adottato con successo per Proton Mail.