La Radeon R9 390X, la futura scheda video di punta a singola GPU di casa AMD, potrebbe essere basata su una GPU Fiji XT con 64 Compute Unit, per un totale di 4096 stream processor e avere un bus a 4096 bit. Queste specifiche, non confermate dall'azienda statunitense, emergono grazie al database di SiSoftware Sandra 2015.
La GPU sarebbe accompagnata da 4 GB di memoria HBM impostata a 1.25 GHz. Questo tipo di memoria - per esteso High Bandwidth Memory - è un progetto su cui stanno lavorando da tempo AMD e SK Hynix volto a creare memorie 3D in grado di offrire un bandwidth elevato.
Stando alle specifiche della memoria HBM, un singolo gigabyte con frequenza di 1 GHz sarebbe in grado di offrire un bandwidth di 128 GB/s, mentre con quattro moduli si raggiungono 512 GB/s (128 x 4). Stando alla frequenza riportata da SiSoftware Sandra, il bandwidth complessivo messo a disposizione dall'ipotetica R9 390X sarebbe di 640 GB/s, tre volte circa quello della GTX 980 (224 GB/s) ed esattamente doppio rispetto alla R9 290X.
Una scheda con tali caratteristiche potrebbe definitivamente aprire le porte al gaming 4K su singola scheda. Tutte queste informazioni, per quanto interessanti, non sono verificabili e quindi le caratteristiche della futura scheda video di AMD potrebbero essere radicalmente diverse o solo parzialmente concordanti.
 | Radeon R9 290 | |
 | Radeon R9 290X | |
 | Radeon R9 295X2 |
Lo sviluppo di questa scheda è certamente in corso, anche per quanto riguarda il sistema di raffreddamento, un tallone d'Achille delle schede Radeon R9 290 di riferimento. Qualche mese fa si è discusso della possibilità che AMD usasse un sistema di raffreddamento ibrido, come per la R9 295X2, ma secondo indiscrezioni pubblicate dal sito Videocardz non è l'unico prototipo di dissipatore in sviluppo. "Abbiamo sentito che è solo uno di quattro che potrebbero finire sul prodotto finale".
Per quanto concerne l'arrivo della nuova scheda video di punta di AMD e delle altre che andranno a comporre la famiglia "Rx 300", non ci sono informazioni solide. Si mormora di un debutto verso la fine del primo trimestre del prossimo anno, anche se non è da escludere che si "sfori" arrivando al secondo trimestre.