Raspberry Pi diventa un accessorio fashion che si controlla con la mente

Dei Raspberry Pi e una stampante 3D hanno dato vita a un accessorio fashion decisamente singolare e futuristico.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Raspberry Pi è estremamente versatile e negli anni lo abbiamo visto impiegato nei progetti più disparati, ma difficilmente avremmo pensato di vederlo diventare un accessorio fashion capace di risaltare anche nel mondo della moda.

L’idea è di Anouk Wipprecht, che si è avvalsa di una stampante 3D HP Jet Fusion 5420W e di Raspberry Pi Zero per creare ScreenDress, un accessorio decisamente… Particolare. Il progetto integra anche alcuni elementi di intelligenza artificiale e permette di controllare con la mente i diversi schermi circolari.

L’idea di Wipprecht dietro ScreenDress è quella di fondere tecnologia e moda, così che chi lo indossa possa influenzare direttamente il vestito: gli schermi infatti cambiano in base alle onde cerebrali.

Ma come funziona? Chi indossa ScreenDress porta anche un sensore EEG (elettroencefalogramma), che deve essere addestrato in modo da poter distinguere le onde cerebrali di base da quelle stimolate, o concentrate; l’addestramento dura circa due minuti e, una volta completato, i sei schermi circolari “rispondono” a queste onde una volta che sono sufficientemente intense e la pupilla dell’occhio mostrato si allarga o si restringe in base alle onde.

Dietro ogni “occhio” si nasconde un Raspberry Pi Zero collegato allo schermo LCD, mentre il sensore EEG è un headset BCI a 4 canali stampato in 3D appositamente per ScreenDress e noto come “Unicorn Headband”.

Per progettare i componenti Wipprecht ha usato Onshape, un software CAD basato su browser e gratuito. ScreenDress è stato presentato al festival ARS Electronica a Linz, in Austria, ma Wipprecht lo porterà anche in altri eventi. Si tratta di un esempio decisamente singolare e futuristico di come la tecnologia può essere integrata nella moda; forse, tra anni, prodotti come questo diventeranno la normalità.