Schermo e prestazioni

Un portatile molto bello, solido e dalle buone prestazioni. Tutto in un chilo di peso e dimensioni compatte. Il Matebook X di Huawei può dare filo da torcere a tutti i concorrenti, grazie alle sue molte qualità e a un prezzo decisamente aggressivo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Schermo

Il Matebook X monta un pannello IPS da 13 pollici, con risoluzione 2160x1440 pixels (volgarmente detta 2K). Una scelta che rende i testi davvero molto leggibili, aiuta a godersi le immagini e i video. Nonostante i molti pixel da muovere, le prestazioni sono sempre adeguate.

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Questo schermo è apprezzabile ma ha qualche imperfezione. I colori risultano un po' slavati, seppure abbastanza precisi. Da segnalare che il software per la luminosità automatica è troppo aggressivo: tendenzialmente lo schermo è sempre troppo scuro e difficile da vedere, e alla lunga finirete semplicemente per disattivare questa opzione da Windows. Si tratta, per quanto siamo riusciti a capire, di un bug relativo al più recente Creators Update, non dipende specificamente da questo notebook; d'altra parte Huawei non ha ancora aggiornato i driver e quelli Intel non si possono installare (non facilmente almeno).

Quanto alla luminosità massima, è piuttosto elevata: ufficialmente arriva a 350 nit, e anche se alcuni test mostrano che è leggermente più alta.

Inoltre ci sono un po' troppi riflessi, complice anche la copertura in Gorilla Glass che tutto sommato non serve a molto. Come sempre, pensando al notebook come strumento di lavoro, avremmo preferito una finitura opaca.

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Peccato per questi piccoli difetti, perché la calibratura di fabbrica è ottima e farà sembrare più belle le vostro foto ricordo. Le tonalità dell'incarnato rendono al massimo su questo schermo, e all'improvviso la stessa foto su un altro pannello vi sembrerà brutta. È un'illusione, perché in realtà mostra colori poco realistici, ma l'effetto è decisamente piacevole. Persino chi usa un MacBook in ufficio ci ha detto la stessa cosa.

Prestazioni

All'interno del Matebook X troviamo un processore Intel Core i5-7200U abbinato a 8 GB di RAM DDR3. Una piattaforma recente ma non particolarmente potente. Abbiamo infatti una CPU dual-core (4 thread) con frequenza 2,5 GHz (3,5 GHz) in boost. Il TDP base è 15 watt, che è anche il valore impostato su questo computer. Evidentemente Huawei ha pensato che non fosse il caso di ridurre ulteriormente le prestazioni, e nemmeno di aumentare frequenza e TDP.

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Le prestazioni tuttavia sono quasi sempre soddisfacenti. In mobilità questo notebook è sempre al massimo qualsiasi cosa stiate facendo. Potete scrivere, navigare, usare Excel e altre attività base, naturalmente, Ma questo computer è adatto anche all'editing fotografico e persino al montaggio video; in questi casi naturalmente non è il caso di aspettarsi prestazioni da workstation, ma il punto è che all'occorrenza anche questi lavori si possono fare senza farsi venire il mal di testa.

Passando all'uso in ufficio, con un secondo monitor collegato, la situazione è un po' meno rosea. Messo sotto stress infatti il Matebook X mostra qualche segno di affaticamento. Nessun blocco, ma una lentezza generale in situazioni un po' più impegnative. Lo scenario che lo ha messo in crisi è il seguente: Chrome, una ventina di schede aperte, alcune estensioni installate (no Adblock e simili). Una sessione di Hangouts con sei partecipanti, in video. Slack in uso, client di posta elettronica, Photoshop Elements aperto (ma non in uso). Schermo esterno collegato (3840x1080), tastiera e mouse cablati; il tutto tramite un'unica porta USB C. Alimentazione collegata.

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In questa situazione diventa un problema anche aprire una nuova pagina web, un'operazione che richiede diversi secondi di attesa. Anche un intero minuto, il che è particolarmente problematico se anche le altre persone in riunione devono aspettare. Non è certo una situazione ordinaria però, e probabilmente va ben oltre quello per cui è progettato questo computer - o qualunque altro notebook della stessa categoria.

Tornando all'hardware, il Matebook X offre due porte USB-C, a destra e a sinistra. In teoria ne basterebbe una per collegare tutto, ma abbiamo scoperto che la ricarica della batteria è possibile solo sulla porta sinistra, mentre l'uscita video è disponibile solo a destra. Ciò significa che in ufficio vanno usate entrambe, se si vuole usare uno schermo esterno ma anche tenere collegata l'alimentazione. Una scelta che non possiamo condividere, per quanto probabilmente è giustificata da precise esigenze tecniche.

Nessuna delle due porte ha un collegamento Thunderbolt 3 purtroppo, e infatti non abbiamo potuto usare la scheda grafica esterna che avevamo a disposizione. Peccato, perché magari avremmo apprezzato farci una partitella ogni tanto. Nella confezione è incluso un adattatore con uscita HDMI e VGA, una USB-A, più un'altra USB-C pass-through (adattatore che però non era presente nel nostro caso). È il minimo indispensabile per far funzionare uno schermo esterno e collegare tastiera e mouse. Se non vi basta, potete orientarvi su un prodotto come questo Hub 6-in-1, che include uscita video, Etherenet, 3 USB 3.0, e USB-C pass-through

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Sempre a sinistra troviamo la presa jack combinata: uno solo foro per audio e microfono. Ideale per usare gli auricolari dello smartphone senza un adattatore, ma se avete un headset con le due connessioni separate vi servirà un adattatore. Ha fatto bene Huawei a seguire questa strada, perché la maggior parte delle persone userà gli auricolari del telefono per le videoconferenze.

Guardando ai benchmark, abbiamo una piattaforma un po' meno prestante del Surface Pro 4,. Anche il Surface usa il Core i5-7200U, ma Microsoft ha scelto una gestione energetica meno aggressiva che consente risultati migliori - che si notano soprattutto con i benchmark. Sicuramente il prodotto Microsoft ha un po' di spinta in più, ma nell'uso quotidiano difficilmente si nota la differenza. Ed è proprio questo l'aspetto importante: in scenari "credibili" le prestazioni del Matebook X sono del tutto soddisfacenti.

Infine ma non ultimo, vale la pena notare che il Matebook X ha un design fanless, vale a dire senza ventole. Il calore prodotto dall'hardware viene dissipato da un sistema interno verso lo chassis di alluminio. Quest'ultimo però difficilmente diventa troppo caldo o fastidioso - a meno che non stiate facendo attività molto impegnative come il rendering video. Per evitare surriscaldamenti il software riduce le frequenze del processore ogni volta che è necessario: ogni tanto si nota ma generalmente non è un problema.