Luminosità e contrasto

Il ROG Swift PG279Q è un monitor con schermo da 27 pollici e risoluzione QHD, G-Sync, ULMB e un refresh rate variabile fino a 165 Hz.

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a cura di Tom's Hardware

Non calibrato - livello di retroilluminazione massimo

Abbiamo recensito così tanti monitor con refresh rate variabile che è stato difficile decidere quali includere nel confronto. Dato che il PG279Q è un prodotto premium, questa è la direzione che abbiamo preso. Tutti gli schermi sono 27 pollici QHD con G-Sync o FreeSync, basati su tecnologia IPS o TN. Abbiamo inserito il ROG Swift PG278Q più due Asus FreeSync, l'MG278Q e l'MG279Q. A completare il quadro gli Acer XG270HU e XB270HU. Tutti hanno prezzi elevati, ma come noto FreeSync permette di risparmiare a pari dimensione e risoluzione.

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Non c'è un calo nell'uscita luminosa con nessuno dei monitor ma potete vedere la differenza che fa la retroilluminazione stroboscopica di ULMB. Si tratta di una riduzione del 67% e questo con Brightness e Pulse Width ai massimi. Ridurre PW per una maggiore riduzione del blur rende l'immagine persino più scura.

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La riduzione nel livello di nero è circa la stessa in modalità ULMB il che significa che il contrasto non è influenzato in modo eccessivo. Il PG279Q è a metà gruppo per quanto riguarda i neri. È un pannello decente ma l'MG279Q e l'XB270HU sono leggermente migliori.

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Il contrasto massimo supera di poco il rapporto 1000:1 che cerchiamo. Un avvertimento però - questo avviene all'impostazione di default dello slider del contrasto, che riduce il dettaglio e l'accuratezza gamma. Di seguito vedremo come la calibrazione influenzi il risultato finale.

Non calibrato - livello di retroilluminazione minimo

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Portare Brightness a zero porta a un livello di bianco di 61,2828 cd/m2. Non è abbastanza vicino al nostro punto preferito 50 cd/m2 ma tanto basta per avere una buona qualità d'immagine e gameplay in una stanza totalmente scura. L'MG278Q e l'XB270HU sono quasi inusabili alle loro impostazioni minime.

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Il livello di nero minimo del PG279Q è in linea con i risultati che abbiamo registrato sinora. L'unico modo per avere un risultato migliore è con uno schermo AMVA come quello del BenQ XR3501, anche se ciò significa perdere sia la risoluzione verticale che il refresh variabile.

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Le prestazioni di contrasto sono costanti lungo l'intera gamma di retroilluminazione ma, come abbiamo detto sopra, ci sono problemi di dettaglio luminoso associati a uno slider del contrasto impostato scorrettamente. Vediamo come il fix influenza il risultato, ora.

Dopo la calibrazione a 200 cd/m2

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Dopo la calibrazione il PG279Q mantiene il terzo posto nel test sul livello di nero. Le modifiche non sembrano influenzare la qualità di fascia bassa nel dettaglio dell'immagine.

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Pensavamo che ridurre lo slider del contrasto di otto passi potesse demolire il rapporto di contrasto ma non è stato così. La riduzione, con grande sollievo, è stata di piccola entità. Il calo è solo del 7%, e non è molto. Ciò che è chiaro è l'enorme miglioramento nel dettaglio in primo paino e la saturazione del colore nella media. I migliori monitor IPS da gioco si basano sul pannello condiviso dall'MG279Q e dall'XB270HU ma il PG279Q non è troppo indietro. Quindi la morale è che non state perdendo qualità dell'immagine optando per G-Sync e questa frequenza di aggiornamento super-elevata.

Rapporto di contrasto ANSI

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Il contrasto ANSI è influenzato dall'uniformità del pannello, perciò il risultato è inferiore. Possiamo vedere leggeri punti caldi nelle porzioni superiore sinistra e inferiore destra del nostro PG279Q. Non ha un grande impatto sui contenuti ma in ogni materiale scuro, questi angoli appaiono un po' slavati.