Recensione Sony Movie Studio Platinum 13: non per i principianti

Sony Movie Studio Platinum 13 è un software per l'editing video piuttosto potente e dal prezzo contenuto. L'interfaccia purtroppo è caotica e risulterà fin troppo complessa per i neofiti, mentre i professionisti potrebbero trovarla ingombrante.

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a cura di Cherlynn Low

Sony Movie Studio Platinum 13

 

Sony Movie Studio è un programma per l'editing video che costa poco ed è molto potente. Purtroppo l'interfaccia e i comandi sono troppo complicati, soprattutto per gli inesperti. 

CONTRO: interfaccia confusa, l'utilizzatore deve avere molte competenze; nomi degli strumenti poco chiari; mancano funzioni automatiche per i principianti; prestazioni lente.

VERDETTO: Sony Movie Studio 13 ha ottimi strumenti avanzati per la modifica dei video, ma l'interfaccia spaventerà i meno esperti.

Destinatari: professionisti dell'editing video che non vogliono spendere grosse cifre e hanno molta pazienza.

Introduzione

I software per l'editing video professionale di solito costano molto, basta guardare prodotti come Apple Final Cut Pro X (300 euro) o Adobe Premiere Pro CC (circa 300 euro/anno). Sony Movie Studio 13 invece propone strumenti professionali a circa 60 euro. Con l'ultima versione Sony ha aggiunto l'ottimizzazione per i touchscreen, editing di video 4K e una modalità semplificata. Quest'ultima voce tuttavia è un po' ingannevole, perché i controlli sono confusi e l'interfaccia sembra progettata per Windows 95. Questo programma rischia di farvi passare la voglia di usarlo ancora prima di scoprire tutte le sue capacità.

Installazione veloce e semplice

Il file d'installazione di Sony Movie Studio 13 pesa solo 463 MB e l'installazione nel nostro caso ha richiesto 6 minuti, con una linea a 18,4 Mbps. Il download potrebbe richiedere più tempo, anche due o tre volte, se avete una linea più lenta. Una volta terminato ci abbiamo messo un minuto e mezzo a completare l'installazione su un notebook Lenovo Z40. Un concorrente come Adobe Premier Elements 13, in confronto, ha un file d'installazione da 4,2 GB, che ha richiesto 15 minuti per il download e 11 minuti per l'installazione.

Per usare tutte le funzioni di Sony Movie Studio 13 l'azienda raccomanda almeno un processore multi-core da 2 GHz, 2 GB di RAM e Windows 7 a 64 bit o successivi (non esiste una versione per Mac OS X). A chi pensa di fare attività impegnative come la modifica di video 4K o il rendering 3D, tuttavia, Sony suggerisce di avere un'unità SSD, 4 GB di RAM e una scheda grafica con almeno 512 MB di memoria dedicata. Il nostro sistema di prova era adatto, con una CPU Intel Core i5 da 1.6 GHz, 6 GB di RAM, un hard disk da 5.400 RPM, chip grafico Nvidia GeForce GT820M con 512 MB di memoria e Windows 8.1 a 64 bit.

Il pacchetto da 40 euro che abbiamo citato include solo l'editor Movie Studio, mentre se si vogliono masterizzare DVD e Blu-Ray dovremo aggiungere DVD Architect Studio, incluso nel pacchetto da 60 euro che abbiamo testato. Qui troviamo anche Sound Forge Audio Studio, ACID Music Studio, 50 tracce audio, un catalogo di effetti per video e titoli e alcuni tutorial.

Design e interfaccia: brutta, confusionaria e caotica

La nuova interfaccia di Sony si chiama Simple (Semplice) e dovrebbe rendere le cose più semplici ai meno esperti, ma in realtà incute timore e potrebbe anche far cambiare idea ai neofiti che si avvicinano a questo mondo.

La nuova interfaccia è ottimizzata per l'uso con i touchscreen e propone pulsanti più grandi e controlli studiati per navigare con le dita. Sfortunatamente questi pulsanti sono fin troppo grandi, la dimensione dei caratteri è incostante e la dominante grigia dello sfondo fa sembrare Movie Studio 13 una prigione per chi ha commesso crimini contro il design.

La cosa triste è che l'interfaccia semplificata non è in alcun modo più semplice da usare rispetto a quella Avanzata. I pulsanti più grandi danno l'illusione che sia più facile trovare i controlli che cerchiamo, ma dopo averne premuto uno ci si trova di fronte a una finestra con diverse opzioni che confondono, e slider che fanno un po' paura (ci torneremo più avanti).

La differenza più evidente tra l'interfaccia semplificata e quella avanzata è la presenza del Master Bus sopra alla timeline. La finestra Master Bus permette di controllare l'uscita audio del progetto. La modalità avanzata ha una timeline dall'aspetto più complesso, con più controlli in basso e a sinistra. Ogni pannello si può ridimensionare e spostare a piacimento.

Che ci si trovi in modalità avanzata oppure semplice, aggiungere un effetto (come un lens flare o un filtro colore) risulta troppo complicato: si può usare il bottone Add Effect sotto alla timeline, che farà comparire una finestra per scegliere il plug-in; al suo interno troviamo circa 50 effetti e cartelle della directory FX del programma.

Alcuni degli strumenti Sony poi possono spiazzare: per esempio c'è un pulsante chiamato "Normal" sotto alla timeline, che non fa altro che disattivare il pulsante "Fade" proprio accanto. Quest'ultimo è lo strumento per gestire le transizioni tra una clip e l'altra.

Un'altra funzione dal nome ambiguo è quella chiamata "Make Movie", sopra al pannello dell'anteprima. Sembrerebbe una funzione automatica per creare il filmato ma invece è uno strumento di esportazione per completare il progetto. Movie Studio 13 non ha uno wizard di questo né di altri tipi.

Anche chi ha familiarità con i programmi di video editing più avanzati potrebbe faticare un po' a comprendere i controlli di Sony Movie Studio 13. Una nuova funzione di questo programma di chiama Help Bubbles (fumetti di aiuto), e si può disattivare e attivare cliccando sui fumetti che compaiono in alto a destra; la sua funzione consiste nel mostrare brevi spiegazioni dei vari pulsanti, finestre e strumenti. Help Bubbles non funziona con le finestre degli effetti comunque, il che in qualche occasione ci ha lasciati senza idee su cosa fare. In generale comunque queste nuvole di fumetti possono risultare più fastidiose che utili.

Molti degli effetti hanno nomi che risultano oscuri come Sony HSL Adjust, Sony Color Curves (Curva colore) e Sony Chrome Keyer (Green Screen); per capirli è necessaria un po' di competenza in ambito di editing video. In confronto un programma come PowerDirector 13 di CyberLink usa termini semplici come Color Adjustment (Regolazione colore) o Lighting Adjustment (Regolazione luminosità), nella sezione Correggi/Migliora (Fix/Enhance).

Una volta selezionato uno di questi effetti il programma ci porta a un'altra finestra ancora più complicata. Per esempio, la schermata per Sony Broadcast Colors (che cambia i colori del video per adattarli alla trasmissione televisiva) ha tre opzioni: Luma, Chrome e Composite. Chi ha una buona conoscenza dell'editing video o del latino potrebbe capire che i primi due servono a regolare la luce e il colore, rispettivamente. "Composite" invece ci permette d'impostare i livelli massimi degli elementi luminosi e scuri del video, ma noi lo abbiamo capito solo dopo una ricerca su Google e una richiesta di assistenza a un esperto. Se non avete queste risorse, buona fortuna nel muovervi in questa interfaccia e capire a cosa serve ogni voce.

Oppure possiamo selezionare "Transitions" (Transizioni, gli effetti tra una clip e l'altra), Video FX (cambia l'aspetto del girato) o Media Generator sotto alla finestra Project Media a sinistra. Media Generator serve per creare contenuti come una schermata dei titoli o crediti finali a scorrimento. Bisognerà trascinare ognuno di questi effetti nella porzione desiderata della timeline, e assicurarsi che il cursore sia sopra alla clip per vedere un'anteprima in tempo reale dei cambiamenti.

Strumenti avanzati e mancanze palesi

Con Sony Movie Studio 13 si può fare di tutto, dalle cose più basilari come il taglio e l'unione di clip o lo zoom di immagini (effetto Ken Burns), ma anche aggiungere sfondi con la tecnica del green screen o regolare solo alcuni colori del proprio filmato.

Nuove capacità

L'ultima versione di Movie Studio è compatibile con i video 4K sia per l'editing sia per il rendering, ha funzioni avanzate per prevenire errori 3D (ci torneremo), e la funzione "Color Match" che ci permette di selezionare un profilo di colore da una scena e applicarlo a un'altra. Questo è di aiuto se si hanno due frammenti diversi e vogliamo farli apparire come se fossero stati girati nello stesso momento e con le stesse condizioni di luce.

Abbiamo poi un nuovo strumento per creare titoli 3D e nuovi effetti da un fornitore esterno. Movie Studio 13 ha poi aggiunto uno strumento di maschere che risolve i problemi tipici del rendering con i video 3D. Sarà utile a chi prevede di lavorare con questo tipo di video, ma il consumatore medio difficilmente ne avrà bisogno. Sony ha un articolo dedicato a questa funzione.

Palesi mancanze

Movie Studio 13 non ha le funzioni di analisi automatica o creazione del video passo-passo che troviamo in Adobe Premiere Elements 13 o CyberLink PowerDirector 12. Per un programma indirizzato ai principianti (almeno per il prezzo) è una strana mancanza. Sony non offre nemmeno uno strumento per la presentazione automatica delle immagini (Slideshow), che serve per creare filmati a partire dalle immagini e aggiunge automaticamente l'effetto Ken Burns alle immagini stesse.

Un altro elemento mancante in Movie Studio è un pulsante per renderizzare la timeline, che permetta di riprodurre il lavoro fatto in anteprima senza prima doverlo esportare. Sony offre solo l'opzione "Render to new track", che crea una nuova traccia ogni volta che si fa un cambiamento e si vuole vedere il risultato. L'azienda comunque spiega che Movie Studio riprodurrà transizioni ed effetti senza rendering, che saranno quindi superflui se lo scopo è vedere le ultime modifiche. Una possibilità interessante, che però richiede un computer piuttosto potente.

Nel nostro test, renderizzare un progetto di due minuti ne ha richiesti circa otto. Quindi se si sta lavorando su un video da 15 minuti per Youtube il rendering ne potrebbe richiedere 45, da ripetere ogni volta che si vuole l'anteprima di una modifica.

Controlli precisi per il lavoro avanzato

Una volta superato il caotico primo impatto con il layout, comunque, Movie Studio ha molto da offrire. C'è un'opzione per regolare l'opacità di ogni traccia, che compare ogni volta che si passa il cursore sulla cornice intorno a una clip. Trascinando il bordo superiore di questa casella cambia l'opacità della clip o dell'immagine, così è possibile applicare effetti a strato uno sopra l'altro e regolare l'intensità di ognuno. Una funzione simile è la regolazione per livelli che troviamo in Adobe Premiere Elements.

In modalità avanzata possiamo avere un controllo preciso sulla posizione, dimensioni e angolo di rotazione del frame cliccando sul simbolo corrispondente in ogni clip. Queste funzioni saranno probabilmente più apprezzate dagli utenti avanzati che possono comprendere termini come "keyframe interpolation".

Prestazioni: editing veloce, rendering ed export non tanto

Sony Movie Studio 13 usa la GPU per velocizzare il rendering. Abbiamo verificato quanto tempo ci ha messo per convertire un pacchetto di due minuti che include cinque clip, transizioni, titoli di apertura, testo e grafica da un formato AVCHD a 1080p/60 fps a MPEG-2 a 720p/30 FPS. Sul nostro notebook di test Movie Studio 13 ha completato questo lavoro in otto minuti e undici secondi.

È quasi il doppio del tempo che ha richiesto il programma peggiore dopo Movie Studio 13, vale a dire VideoStudio Pro X7 (4:52), e molto di più rispetto ad Adobe Premiere Elements 13 (4:12) e CyberLink PowerDirector 13 (2:47). Tutti i test sono stati eseguiti sullo stesso computer con un set di clip ed effetti comparabile.

La maggior parte delle altre azioni con Movie Studio 13, comunque, è quasi istantanea – il che è impressionante. Effetti in tempo reale, come Broadcast Colors, che abbiamo applicato al nostro girato sono apparsi subito nel riquadro di anteprima.

Esportazione e condivisione: opzioni abbondanti, difficili da ridurre

Per esportare il progetto come file, condividerlo o caricarlo online bisogna usare il pulsante "Make Movie" (Crea filmato) nella parte alta dello schermo. Sony afferma di aver progettato l'interfaccia di questa finestra per renderla più semplice da usare. Permette di caricare il video direttamente su Facebook o YouTube, oppure possiamo selezionare "Save it to my camera or portable device" per salvarlo su una destinazione a nostra scelta, o ancora salvarlo sul disco locale con l'opzione "Save it to my hard drive" (Salva su hard disk). È possibile anche registrare un DVD o Blu-ray con il pulsante "Burn it to a DVD or Blu-ray Disc" (Masterizza DVD o Blu Ray), ma tale opzione è possibile solo se si possiede anche DVD Architect, che troviamo nel pacchetto da 60 euro.

Se decidiamo si salvare sul disco locale Movie Studio propone una lista di formati tra cui scegliere: WMV, MPEG-2, MP4 e AVCHD. Non basta però sceglierne uno, perché dopo c'è un'altra pagina dove dovremo scegliere il codec e la risoluzione finale del video. Prima di scegliere il formato, nella colonna a destra, dovremo però cliccare su Sony AVC/MVC.

La generosa lista di opzioni offerta da Movie Studio 13 è sicuramente apprezzabile, ma abbiamo trovato troppo difficile capire come scegliere il nostro formato preferito per l'output. Abbiamo dovuto contattare Sony due volte prima di capire cosa fare, e di sicuro queste non sono cose che un inesperto conosce né può capire al primo colpo.

Conclusioni

Il prezzo di Movie Studio 13 è invitante per i principianti, ma non è indicato se siete completamente a digiuno di montaggio video. Permette di fare praticamente tutto con i propri video, ma l'interfaccia invece di aiutare sembra volerci ostacolare di continuo, rendendo terribile il tempo passato a lavorare sul progetto. Gli utenti esperti che amano avere il massimo del controllo sul loro lavoro apprezzeranno il gran numero di strumenti disponibili. E chi fa video 3D amerà le funzioni specifiche, ma per l'utente tipico Movie Studio 13 non è consigliabile.

I principianti si troveranno meglio con un prodotto user-friendly come Adobe Premiere Elements 13 (83 euro), che offre utili guide e strumenti automatici per la creazione dei filmati. Chi vuole strumenti potenti con un'interfaccia pulita e ordinata invece potrebbe preferire CyberLink PowerDirector 13 (da 54 euro in su), che offre controlli potenti e un layout ben progettato.

Formati di file compatibili con Sony Movi Studio 13

Import:

AAC, AA3, AIFF, AVI, BMP, CDA, FLAC, GIF, JPEG, MP3, MPEG-1, MPEG-2, MPEG-4, MVC, OGG, OMA, PCA, PNG, QuickTime, SND, SFA, W64, WDP, WMA, WMV, XAVC S.

Export:

AAC, AC3, AA3, AIFF, AVC, AVI, BMP, FLAC, JPEG, LPEC, MP3, MPEG-2, MPEG-4, MVC, OGG, PCA, PNG, TIFF, QuickTime, W64, WAV, WDP, WMA, WMV, XAVC SA.