In risposta strategica alle recenti normative sulle esportazioni imposte dagli Stati Uniti, Nvidia ha presentato ufficialmente la GeForce RTX 4090D, una versione esclusiva per la Cina dell'acclamata RTX 4090. Questa mossa è una soluzione atta a rispettare le severe normative che hanno portato alla cessazione delle vendite della RTX 4090 standard e di altre GPU Nvidia focalizzate sull'AI/HPC nel mercato cinese a causa di tensioni geopolitiche.
La RTX 4090D, al prezzo competitivo di 12.999 yuan, mantiene alcune delle specifiche della versione base, apportando al contempo delle modifiche. Con 14.592 core CUDA, 24GB di memoria GDDR6X, un bus di memoria a 384 bit e un consumo energetico di 425W, la RTX 4090D soddisfa i limiti di potenza di elaborazione totale (TPP) imposti dalle normative statunitensi sulle esportazioni.
La RTX 4090D è caratterizzata da una notevole riduzione del 12,8% dei CUDA core, che passano da 16.384 a 14.592, e da una modesta diminuzione del 5,9% del consumo energetico, che scende a 425W da 450W. Nonostante questi aggiustamenti, le specifiche chiave come il bus a 384 bit, i 24GB di memoria GDDR6X e il boost clock a 2,52GHz rimangono invariate. L'unica eccezione è il clock di base, che subisce un leggero aumento da 2,23 GHz a 2,28 GHz.
La genesi della RTX 4090D risiede nelle restrizioni imposte dagli Stati Uniti, in particolare il nuovo valore per valutare la potenza chiamato "Total Processing Power, il quale limita l'esportazione di semiconduttori che superino i 4.800 punti. La RTX 4090 standard ha superato questa soglia con un punteggio TPP di 5.286, il che ha portato alla sua esclusione dal mercato.
Non si prevede che questo modello esclusivo raggiunga altri Paesi nel breve termine, ma esiste la possibilità che appaia in altri Paesi autorizzati.
La RTX 4090D è una prova della capacità di adattamento di Nvidia nel navigare in paesaggi geopolitici difficili. Allineandosi strategicamente alle normative sulle esportazioni, Nvidia mira a fornire alla Cina la GPU consumer più veloce consentita dalle attuali restrizioni.