La grafica di Sandy Bridge

IDF 2010 - Approfondimento sull'architettura Sandy Bridge dei futuri processori Core di Intel.

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a cura di Roberto Buonanno

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La grafica di Sandy Bridge

Intel ha integrato un nuovo core grafico sul die della CPU. Ha una propria alimentazione e si avvantaggia di tutte le tecnologie di risparmio energetico di Sandy Bridge. Come le precedenti soluzioni Intel, questo core è pensato per un'esperienza di gioco "media", ma secondo Intel potrebbe raggiungere la potenza delle soluzioni integrate (o persino discrete di fascia bassa) di AMD e Nvidia. Ecco le novità.

  • Le unità shader sono state migliorate in modo che le unità di esecuzione siano due volte più veloci di quelle del core grafico attuale di Intel. Saranno integrate un massimo di 12 unità di esecuzione all'inizio, ma questo numero potrebbe scendere per i prodotti di fascia più bassa.
  • Le decodifiche MPEG-2, H.264 e VC-1 sono ora state scaricate in un'unità dedicata a funzione fissa all'interno del media processing engine.
  • Il core grafico è "DX10+", supporta la grafica DirectX 10, ma permette ad alcuni elementi di DirectCompute di sfruttare i core della GPU (il tutto è permesso dalle DirectX 11). Le altre caratteristiche delle DirectX 11, come la tessellation in hardware, non sono state supportate.
  • Il Turbo Boost lavorerà anche per la GPU, aumentando la frequenza per brevi periodi sotto carichi elevati.

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La decisione probabilmente più importante è stata quella di spostare la GPU sullo stesso lato della cache di più alto livello, come la CPU. Ciò significa che la CPU e la GPU condividono ora la cache di ultimo livello. Intel la chiama last level cache, LLC, ed è solitamente una cache L3 sulle CPU più moderne. I dati che sono inseriti in cache dalla GPU sono determinati dai driver grafici.