Scansioni 3D con gli smartphone, basta un chip microscopico

Un nuovo chip del Caltech permette di fare scansioni 3D degli oggetti usando le fotocamere degli smartphone.

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a cura di Roberto Caccia

Un team di ricercatori del California Institute of Technology ha progettato un piccolo chip che permette di fare una scansione 3D usando le fotocamere degli smartphone. La precisione di questa tecnologia consente di realizzare accurate repliche 3D nell'ordine dei micron.

scansione 3d

Il segreto è il nanophotonic coherent imager, NCI per gli amici, un chip che misura meno di un millimetro quadrato e che potrebbe essere inserito negli smartphone che usiamo tutti i giorni, o nelle fotocamere, senza l'aggiunta di ulteriore hardware.

Per catturare l'altezza, l'ampiezza e la profondità degli oggetti l'NCI usa la tecnica Lidar (Laser Imaging Detection and Ranging), che avvolge il materiale scansionato con impulsi laser. Successivamente la luce che rimbalza dall'oggetto è analizzata per determinare le dimensioni di quanto rilevato.

Purtroppo il prototipo realizzato dai ricercatori del Caltech permette di scansionare soltanto oggetti piccoli, come la moneta che vedete nell'immagine in questa notizia, ma il team sta lavorando a un chip che permetta di analizzare anche oggetti più grandi.

Un dettaglio che rende ancora più importante questa ricerca è che la tecnologia Lidar è usata anche in altri ambiti, come le auto che guidano da sole e la robotica. Per questo motivo il piccolo chip del Caltech potrebbe essere usato con successo anche in questi settori, oltre ad avere interessanti prospettive per il mondo delle scansioni 3D e, di conseguenza, in quello delle stampanti 3D.

Per ulteriori informazioni potete cliccare sul sito ufficiale del California Institute of Technology, mentre il breve filmato qui sopra mostra il risultato di una scansione 3D di una moneta.