Sette produttori giapponesi uniti per un nuovo microprocessore, potente ed ecologico. Hitachi, Toshiba, Fujitsu, Panasonic, Canon, NEC e Renesas hanno stretto un accordo per lo sviluppo di una nuova CPU non x86, che potrebbe essere un passo avanti sia per progettazione sia per consumi.
I primi prototipi, stando alle prime indiscrezioni sarebbero in grado di consumare il 30 percento rispetto a una CPU attuale, mentre le prestazioni non sono ancora note. Tra i punti di forza di questa CPU, l'uso di celle solari per alimentazione e la capacità di gestire dinamicamente il carico di lavoro. Il processore, inoltre, dovrebbe essere in grado di rimanere attivo anche quando manca l'energia di alimentazione primaria.
Il frutto concreto della collaborazione tra le sette aziende dovrebbe arrivare nel 2012, con l'obiettivo di conquistare il mercato dell'elettronica di consumo, robot (in forte espansione in Giappone) e server. A sorreggere lo sviluppo dovrebbe pensarci anche il Governo, pronto a investire dai 30 ai 40 milioni di dollari.