L'intelligenza artificiale non sembra affatto stanca di conquistare gli utenti, almeno stando alle classifiche dell'App Store americano. Mentre molti esperti continuano a sostenere che "le persone comuni non sono interessate all'AI", i dati raccontano una storia completamente diversa: Google Gemini mantiene saldamente la prima posizione, mentre OpenAI piazza ben due applicazioni nella top 3. Questa battaglia ai vertici delle classifiche rivela dinamiche interessanti su come il pubblico stia effettivamente abbracciando le tecnologie di intelligenza artificiale, soprattutto quando si tratta di contenuti visivi.
Il debutto di Sora: numeri da capogiro nonostante l'accesso limitato
Il 30 settembre, OpenAI ha lanciato Sora, un'applicazione social che integra una versione completamente rinnovata del suo modello di generazione video. Nonostante l'accesso sia limitato esclusivamente agli utenti invitati, l'app ha registrato performance straordinarie: 56.000 download nel primo giorno e ben 108.000 nel secondo, secondo i dati forniti da AppFigures.
Questi numeri collocano il debutto di Sora sullo stesso livello del lancio di Grok di xAI, pur rimanendo leggermente al di sotto delle performance iniziali di ChatGPT e Gemini, che raggiunsero rispettivamente 81.000 e 80.000 download nel loro primo giorno. La differenza sostanziale sta però nel fatto che Sora ha ottenuto questi risultati con un sistema di inviti, limitando drasticamente il bacino di potenziali utenti.
La multimodalità come chiave del successo
Un aspetto particolarmente significativo emerge dall'analisi delle app AI più popolari: due delle tre applicazioni in vetta alla classifica puntano fortemente sulla multimodalità, andando oltre l'approccio tradizionale basato principalmente sul testo che ha caratterizzato ChatGPT. Questa tendenza suggerisce che gli utenti mobili preferiscano interagire con funzionalità AI che incorporano immagini e video, piuttosto que limitarsi ai modelli testuali.
Google Gemini continua a raccogliere consensi proprio grazie alla sua capacità di generare immagini che corrispondono fedelmente ai riferimenti forniti dagli utenti. Il successo del modello Nano Banana di Google per la generazione di immagini dimostra quanto il pubblico apprezzi strumenti che trasformano concetti astratti in contenuti visivi concreti.
Controversie e sfide in vista
Il successo di Sora porta con sé anche delle ombre. L'applicazione combina funzionalità sociali con la generazione di video iper-realistici, una formula che promette di alimentare sia il suo slancio commerciale sia le crescenti controversie legate alla violazione di marchi registrati e alla produzione di contenuti AI di bassa qualità, il cosiddetto "AI slop".
Mentre Elon Musk porta avanti le sue battaglie legali contro Apple e OpenAI, lamentando lo scarso interesse degli utenti verso Grok, Google e OpenAI dimostrano di aver trovato la formula giusta per coinvolgere il pubblico. La loro capacità di mantenere posizioni dominanti nelle classifiche dell'App Store smentisce categoricamente le teorie sulla presunta "stanchezza da AI" del pubblico generalista.
Il verdetto del mercato
I dati parlano chiaro: l'intelligenza artificiale non solo mantiene il suo appeal presso il grande pubblico, ma sta evolvendo verso forme più sofisticate e visivamente accattivanti. La sfida tra Gemini e le applicazioni OpenAI rappresenta molto più di una semplice competizione commerciale - è il termometro di come l'AI stia effettivamente penetrando nella vita quotidiana degli utenti, specialmente attraverso i dispositivi mobili che utilizziamo costantemente.