Risultati Benchmark: prestazioni casuali 4 KB

Test - Gli SSD di ultima generazione usano l'interfaccia SATA più veloce, ma è davvero necessaria?

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a cura di Tom's Hardware

Risultati Benchmark: prestazioni casuali 4 KB

Come abbiamo spiegato nel nostro articolo "Comparativa SSD da 60 e 64 GB di Crucial, Samsung e SandForce", stiamo cambiando il modo in cui usiamo Iometer. In passato abbiamo applicato trasferimenti casuali eseguendo test con quattro worker attivi in Iometer. Questo riproduce un ambiente che sfrutta il calcolo parallelo (threaded), in cui ogni worker rappresenta una differente applicazione che accede al disco.

Quattro worker con un'operazione di I/O in sospeso ciascuno si traducono in una queue depth di quattro, una situazione fin troppo ottimistica. Per rendere le cose più realistiche, abbiamo ridotto il numero di worker a uno, portando così la queue depth a uno.

Abbiamo fatto altre due modifiche al test, per adattarlo meglio ai nostri scopi. Per provare a mostrare risultati sempre più reali, gli script di Iometer lavorano ora per un minuto e mezzo; prima mentre in passato erano cinque minuti, in un test incentrato sulle prestazioni prolungate.

Inoltre, testiamo le queue depth da 0 a 31 con incrementi di tre, poiché l'estensione SATA del Native Command Queuing supporta solo questo numero di comandi in coda.

Prestazioni: letture casuali

Esempi: scansioni antivirus e scrittura in Word

Con una queue depth di uno ogni SSD si comporta in modo simile su connessione SATA 3 Gbps e 6 Gbps, eccetto per il Vertex 3 con controller SandForce.

Raggiunti i sette comandi in sospeso e arrivando fino a dieci, lo standard SATA 3 Gbps limita la velocità a 200 MB/s.

Il Crucial m4 è più lento rispetto ai dischi concorrenti da 6 Gbps, ma collegato all'interfaccia più veloce mostra comunque un miglioramento.

Per altri due dischi- Samsung 830 e OCZ Vertex 3 – l'interfaccia SATA 6 Gbps dimostra i propri benefici con una queue depth di quattro e superiore. Una volta che raggiungente le sette operazioni in sospeso, il throughput diventa maggiore rispetto alla porta di seconda generazione.

Prestazioni: scritture casuali

Esempi: lettura email, compressione file e navigare sul Web

Come potete vedere nella classifica, il Samsung 830, il Crucial m4 e l'OCZ Vertex 3 perdono tutti un po' di prestazioni collegati all'interfacci SATA 3 Gbps (anche con una queue depth di uno: un calo di circa il 9 percento. Un fattore ancora più rilevante se si pensa che tutti i risultati di questo test sono ben al di sotto del massimo offerto dall'interfaccia.

L'Intel SSD 320 non impressiona in questo test, ma la distanza con gli altri SSD diventa più ampia quando passate a una queue depth maggiore. Per esempio, con più di 10 operazioni in coda, il Vertex 3 da 240 GB e l'm4 da 256 GB raggiungono circa 180 MB/s collegati a una porta SATA 3 Gbps - circa 70 MB/s più dell'Intel SSD 320, che raggiunge il proprio limite a 110 MB/s.

Quando passate a SATA 6 Gbps, il Vertex 3 da 240 Gb e l'm4 da 256 GB accelerano in modo evidente. Con queue depth superiori a quattro, entrambi i dischi superano facilmente la barriera dei 200 MB/s.