Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Un progetto, che prevede di affidare la gestione di Internet a un organismo intergovernativo - dunque sotto il controllo degli Stati -, Ã?¨ uno dei punti-chiave del Summit mondiale sulla SocietÃ?  dell'informazione che si terrÃ?  a Ginevra dal 10 al 12 dicembre 2003.

Organizzato dalle Nazioni Unite, il vertice in Svizzera riunir�  delegazioni di 200 Paesi, che discuteranno in particolare degli strumenti per ridurre il "digital divide" - la frattura digitale - tra Paesi poveri e Paesi ricchi e di come favorire la libert�  di stampa su Internet.

Ma tali nobili obiettivi sono stati al momento messi in ombra da un progetto contestato, secondo cui bisognerebbe affidare a un organismo intergovernativo, come l'Unione internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) - che dipende dall'Onu - alcune competenze-chiave in materia di gestione del web, come ad esempio l'amministrazione dei nomi dei domini o la lotta contro lo spam.

Numerosi Paesi in via di sviluppo ritengono che oggi sia venuto il tempo di un nuovo approccio, che consenta ai Paesi poveri di appropriarsi delle nuove tecnologie per migliorare la propria competitivitÃ? .La Cina e Cuba sono tra i piÃ?¹ ferventi sostenitori di questo progetto, che rinforzerebbe il ruolo degli Stati nella gestione di Internet.

Il piÃ?¹ noto ente di regolazione di Internet Ã?¨ l'ICANN (International Corporation for Assigned Names end Numbers), impresa non a scopo di lucro che ha sede in California. Ed Ã?¨ proprio l'ICANN che ha piÃ?¹ da perdere col nuovo progetto, supervisiona la gestione dei domini, cioÃ?¨ gli indirizzi dei vari siti web che terminano con suffissi come .com, .org, .edu o .biz.

La sorveglianza dell'ICANN Ã?¨ limitata a questioni tecniche, come la distribuzione dei nomi e la creazione di un sistema che consenta di risolvere i conflitti d'indirizzo. Ma l'organizzazione Ã?¨ stata molto criticata, e i suoi oppositori le contestano di essere troppo sensibile al mondo degli affari e di trascurare i Paesi poveri.

Tali Paesi ritengono dunque che i loro interessi sarebbero meglio tutelati se i poteri dell'ICANN fossero trasferiti all'UIT, organismo intergovernativo che esiste da ormai 138 anni, e che ha stabilito le regole di funzionamento delle chiamate telefoniche internazionali.

L'eventuale trasferimento dei poteri del settore privato verso gli Stati Ã?¨ al centro di discussioni animate, ma sull'argomento non ci si attende alcuna decisione definitiva prima del prossimo Summit mondiale, fissato per il 2005 in Tunisia.