Touchscreen AMOLED trasparenti già pronti in Cina

La South China University of Technology ha presentato i primi esemplari prodotti in Cina di pannelli AMOLED trasparenti e sensibili al tocco, ma anche di display a colori con transistor a ossidi metallici e non basati su silicio

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a cura di Francesco Pignatelli

La South China University of Technology sta portando avanti lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di due particolari categorie di pannelli AMOLED: quelli trasparenti e dotati di uno strato sensibile al tocco e quelli a colori basati sull'utilizzo di transistor a ossidi metallici. Il lavoro si svolge in collaborazione con una azienda privata cinese (Guangzhou New Vision Optoelectronic) e in questi giorni l'Università ha ufficializzato di essere giunta alla produzione di piccole quantità di display e, soprattutto, alla registrazione di una ventina di brevetti di cui due a livello internazionale.

Lo sviluppo principale portato avanti dalla South China University of Technology e da Guangzhou New Vision Optoelectronic riguarda la produzione di pannelli AMOLED sensibili al tocco e completamente trasparenti. In questo caso il principale nodo da risolvere è stato dotare di funzioni "touch" uno dei due elettrodi trasparenti che delimitano gli strati organici del display AMOLED. È la prima volta, secondo l'Università, che pannelli del genere si producono in Cina. Per ora si tratta di pannelli di dimensione ridotta (5 e 7 pollici), i prossimi sviluppi riguarderanno diagonali più estese.

A sinistra il pannello AMOLED "touch" trasparente, a destra il display a colori con TFT a ossido metallico

La seconda linea di sviluppo seguita dai ricercatori è stata più convenzionale. In uno schermo AMOLED (e OLED in generale) i singoli punti sono pilotati dal cosiddetto backplane, una matrice composta da milioni di transistor (TFT) che di norma si realizzano usando silicio amorfo (a-Si). Questo tipo di TFT però è troppo lento per realizzare display che siano allo stesso tempo ad alta risoluzione e ad alta velocità, motivo per cui si cercano soluzioni alternative. Quella più convincente, anche dal punto di vista economico, è l'adozione di TFT a ossidi metallici ed è proprio in questa direzione che si sono mossi i ricercatori cinesi, i quali ora spiegano di aver raggiunto la produzione di piccoli lotti di display.