TSMC ha avviato un'azione legale contro uno dei suoi ex dirigenti di alto livello, accusato di aver violato accordi di non divulgazione e non concorrenza dopo il passaggio a Intel. La vicenda, che coinvolge Wei-Jen Lo, ex Senior Vice President del colosso taiwanese, solleva interrogativi delicati sulla protezione della proprietà intellettuale nell'industria dei semiconduttori, dove i segreti tecnologici valgono miliardi di dollari e possono determinare il vantaggio competitivo nelle litografie più avanzate. Il caso assume particolare rilevanza nel contesto della battaglia tra TSMC e Intel per la leadership nei nodi produttivi di prossima generazione, con Intel Foundry che sta tentando di recuperare terreno sul rivale taiwanese.
Wei-Jen Lo aveva una storia professionale significativa in TSMC: arrivato da Intel nel 2004 come Vice President, era salito al ruolo di Senior Vice President nel 2014, assumendo la responsabilità della roadmap delle tecnologie di processo avanzate. Questa posizione gli garantiva accesso diretto alle strategie di sviluppo dei nodi produttivi futuri, un patrimonio informativo di valore inestimabile nell'industria dei chip. Nel marzo 2024, tuttavia, Lo era stato riassegnato al gruppo Corporate Strategy Development, un'unità che consiglia Chairman e CEO ma formalmente distaccata dall'organizzazione di ricerca e sviluppo.
Secondo le accuse di TSMC, nonostante la riassegnazione che lo allontanava dal controllo diretto dell'R&D, Lo avrebbe continuato a convocare ingegneri dei team di sviluppo non più sotto il suo comando. L'obiettivo sarebbe stato raccogliere aggiornamenti sulle tecnologie in lavorazione e sui processi produttivi ancora in fase di pathfinding, quella fase esplorativa che precede lo sviluppo vero e proprio delle tecnologie destinate a future implementazioni commerciali. Questa condotta avrebbe permesso a Lo di mantenere accesso a informazioni riservate anche dopo la sua esclusione formale dalle attività di R&D.
Il trasferimento di Lo a Intel è avvenuto nel luglio 2025, quando ha assunto il ruolo di Executive Vice President. La circostanza che ha aggravato la posizione dell'ex dirigente riguarda quanto dichiarato durante il colloquio di uscita: interrogato dal General Counsel di TSMC, Sylvia Fang, sui suoi piani futuri, Lo avrebbe affermato di voler entrare in un'istituzione accademica, omettendo completamente l'intenzione di unirsi a Intel. Durante lo stesso incontro, tenutosi il 22 luglio 2025, Fang aveva esplicitamente ricordato a Lo gli obblighi derivanti dall'accordo di non concorrenza firmato durante il suo impiego.
TSMC ha confermato a Tom's Hardware che durante il suo impiego Lo aveva sottoscritto sia un Non-disclosure Agreement che un Non-compete Agreement, documenti standard ma vincolanti nell'industria dei semiconduttori. La fonderia taiwanese sostiene ora che sussista un'elevata probabilità che Lo stia utilizzando, divulgando o trasferendo segreti commerciali e informazioni confidenziali a Intel, rendendo necessarie azioni legali che includono richieste di risarcimento per violazione contrattuale.
La controversia si inserisce in un momento delicato per entrambe le aziende. TSMC mantiene la leadership tecnologica con i nodi a 3 nm e sta sviluppando i processi a 2 nm e oltre, mentre Intel Foundry sta investendo massicciamente per recuperare competitività con i suoi nodi Intel 18A e successivi. L'accesso a informazioni strategiche sulla roadmap tecnologica di TSMC potrebbe teoricamente fornire a Intel indicazioni preziose sulle tempistiche di sviluppo, sulle sfide tecniche incontrate e sulle soluzioni adottate dal leader di mercato.