Ultrabook costosi, Intel deve calare le braghe

I produttori e gli OEM sono sul piede di guerra con Intel: produrre gli Ultrabook costa troppo e i margini di guadagno sono ridicoli. Il presidente di Compal minaccia addirittura di mettere in discussione l'alleanza Wintel, mentre Asus paventa l'installazione di CPU di fascia bassa e di componenti più scadenti per rimanere nel limite dei mille dollari.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La rivoluzione Ultrabook sta creando non pochi grattacapi a Intel, che è attaccata su due fronti: i produttori taiwanesi si lagnano perché non hanno abbastanza margini di guadagno nel produrli, mentre brand come Acer e Compal chiedono che vengano abbassati i prezzi dei processori per rientrare nei listini che Intel vorrebbe fossero rispettati (Ultrabook a meno di 1000 dollari e in fibra di vetro).

I produttori ODM (Original Deisgn Manufacuter), ossia colo che fabbricano di fatto i portatili, sostengono che il loro margine di guadagno sugli Ultrabook sia compreso fra 5 e 10 dollari, ossia il 50 per cento in meno di quanto incassano per la realizzazione dei notebook tradizionali, che frutterebbero fra 10 e 20 dollari.

Gli Ultrabook costano troppo e fanno guadagnare poco: produttori sul piede di guerra con Intel

Fra le cause del mancato guadagno il Digitimes riporta i componenti ultrasottili necessari alla fabbricazione di questi ultraportatili, che richiedono uno chassis unibody realizzato in lega di magnesio e alluminio dello spessore di 2 centimetri, che avrebbe un prezzo da 5 a 7 volte superiore rispetto a quello dei telai tradizionali in plastica. Inoltre, le cerniere del coperchio avrebbero costi da 3 a 5 volte superiori rispetto a quelle comunemente usate.

Intel, sicura del successo del suo prodotto, starebbe cercando di convincere gli ODM che i margini di guadagno miglioreranno non appena aumenterà il volume delle spedizioni, ma a quanto pare il compito di mediazione è tutt'altro che semplice, anche in virtù del fatto che il costo del lavoro in Cina è in aumento e la domanda di Europa e Stati Uniti è in continua decrescita.

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Sull'altro fronte sono sul piede di guerra anche due dei partner più importanti di Intel nel progetto Ultrabook: Acer e Compal, che continuano a insistere affinché Intel abbassi i prezzi dei processori da installare negli ultrasottili di nuova generazione. Il problema, già sollevato più volte, è che secondo i produttori i costi di realizzazione non permetterebbero di piazzare i prodotti sul mercato con prezzi come quelli che Intel pretenderebbe.

In particolare, il presidente di Acer Taiwan Scott Lin ha minacciato Intel di installare negli Ultrabook processori di fascia più bassa di quelli previsti o di ridurre le specifiche dei componenti se il fornitore non si deciderà ad applicare un sostanzioso sconto sul prezzo delle CPU. In questo caso ovviamente le prestazioni ne risentirebbero significativamente. L'alternativa è quella di sfornare Ultrabook con prezzi superiori ai mille dollari, con un calo della richiesta.

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Ray Chen, presidente di Compal (fornitore ODM di Acer), ha invece tagliato corto affermando che al prezzo corrente delle CPU è improbabile che Intel realizzi il suo obiettivo di conquistare il 40% del mercato dei notebook consumer con i nuovi ultrasottili. Chen è inoltre arrivato a dire che se ci sarà una crisi delle vendite degli Ultrabook a causa del prezzo più alto rispetto a quello dei MacBook Air, mentre Apple continuerà a crescere, l'alleanza Wintel potrebbe essere messa in discussione per evitare che tutto il settore IT ne risenta.

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Acer avrebbe innescato secondo il Digitimes una caccia a materiali alternativi da usare per la fabbricazione degli Ultrabook per tenere bassi i prezzi di produzione. Stando a quanto riportato dal Digitimes sulla base di fonti vicine ai produttori, i componenti più costosi degli Ultrabook sarebbero la CPU e il sistema operativo, seguiti dai pannelli LCD e dalle unità SSD ultrasottili. A causa dei problemi di costi sembra che gli ordini degli Ultrabook siano stati dimezzati.

Al momento non risulta che Intel abbia intavolato trattative serie con i produttori per la riduzione dei prezzi dei processori, ma è cosa nota che Intel Capital ha istituito un vero e proprio fondo Ultrabook da 300 milioni di dollari per aiutare le aziende a realizzare questi prodotti: a cosa sono stati destinate?