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a cura di Manolo De Agostini

Il Tribunale di Monaco di Baviera, ha stabilito che occorre imporre una tassa sull'acquisto dei nuovi PC per non danneggiare autori ed editori. Questo è quanto si è deciso ingiungendo alla Fujitsu Siemens, uno dei più importanti produttori di personal computer, di pagare 12 dollari per ciascuno dei propri PC venduto all'interno del territorio tedesco. Ed è persino andata bene, visto che la società che raccoglie e distribuisce royalty agli autori in Germania, la VG Wort, aveva chiesto 30 dollari a "pezzo".

In due anni di lotta giudiziaria, dunque, VG Wort è riuscita a far passare la tesi che l'utilizzo di un personal computer oggi si traduce in un danno per gli autori e gli editori di contenuti, in quanto l'uso delle opere, il loro trasferimento o la loro copia, ben spesso avviene al di fuori del controllo degli stessi e senza il pagamento di alcun diritto d'autore da parte degli utenti. Una visione che è la stessa che in Europa e anche in Italia ha portato ormai da tempo ad una tassazione extra sui supporti vergini e sui dispositivi di riproduzione e masterizzazione.

Difficile credere, però, che il principio accettato dalla sentenza possa rimanere confinato al territorio tedesco. Non sarebbe infatti la prima volta che proprio dalla Germania le "novità" sul diritto d'autore si trasferiscono all'Europa ed è dunque comprensibile l'allarme che la decisione di Monaco sta suscitando in molti paesi dell'Unione. Anche i consumatori sono in agitazione per l'aumento dei prezzi che potrebbe essere causato dalla nuova tassa.