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Intel è tornata. Con Core 2 Duo l'azienda presenta il prodotto più interessante dell'ultima decade. Abbiamo avuto l'opportunità di fare alcune domande a David Perlmutter, Intel top mobility executive, riguardo all'architettura Core.

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a cura di Tom's Hardware

Qual è il vantaggio più significativo di Intel rispetto alla concorrenza in questo momento?

Il vantaggio principale che noi abbiamo da sempre è la tecnologia di produzione. Siamo almeno un anno avanti. Possediamo molti elementi della piattaforma che ci aiutano in questo ambito. Ad esempio, abbiamo Centrino. Possiamo ottimizzare la CPU, il chipset e le altre componenti per aumentare la durata della batteria. Non è un gioco in cui rientra solo la CPU.

Intel sembra essere in un ciclo di due anni che precede la transizione a un nuovo processo produttivo e a una nuova microarchitettura. Nel 2007, passerete alla produzione a 45 nm. Nel 2008 vedremo una nuova architettura che rimpiazzerà Conroe?

"Rimpiazzare" è una parola impegnativa. Sviluppiamo con una cadenza ben precisa. Ogni due anni abbiamo un miglioramento nell'architettura. Per il 2008 ci saranno grandi miglioramenti rispetto a Core, un miglioramento del die. Una continuazione di Core che migliorerà Core.

Guardando indietro nel tempo, Netburst è stato introdotto con il Pentium 4 nel 2001. Questa architettura ha sul groppone ben cinque anni. Per essere corretti è giusto dire che il ciclo di vita di un'architettura sarà certamente più ridotto in futuro?

Bisogna far differenza tra le caratteristiche base della microarchitettura - che sono definite ad esempio dal numero di stadi della pipeline e dalla struttura base - ai miglioramenti del core. Da questa prospettiva, Core vivrà più di due anni. Guardando Netburst, abbiamo avuto un buon miglioramento nel periodo di tempo tra il 2003 e 2004.

Se avete un nuovo progetto o miglioramento nell'architettura, non significa che dobbiate riprogettare tutto il microprocessore. Guardate AMD, utilizza ancora molti degli stadi delle pipeline del K7, migliorando le interconnessioni, la cache e il numero dei core. La nostra prossima architettura non cambierà nella sua base, ma sarà una reimplementazione con un buon numero di novità.

Ci fai intendere che vedremo nuove caratteristiche. Qualche dettaglio?

Non posso scendere nei dettagli, ma nella seconda metà del 2008 vedremo alcune novità.

Quali sono gli spazi di miglioramento per Core?

Possiamo migliorare aspetti come il consumo, le prestazioni e le interconnesioni con il sistema. Inoltre, possiamo migliorare le prestazioni di base: Integer e prestazioni in virgola mobile miglioreranno in modo significativo.

Con Core, Intel introduce la prima microarchitettura che è realmente basata su un processore mobile. Precedentemente, i processori mobile erano stati sviluppati come derivati dei processori desktop o in un filone del tutto separato. Avete avviato un nuovo trend? I processori futuri saranno basati sui processori mobile ottimizzati per i desktop o le versioni server?

Non c'è nulla di ottimizzato per un settore specifico, ma lo sviluppo avviene parallelamente. La ragione per la quale abbiamo messo il mobile al centro della progettazione è perchè abbiamo realizzato che l'efficienza del rapporto consumi/prestazioni è importante. Abbiamo semplicemente notato che le prestazioni scalano meglio nel tempo utilizzando un core mobile. In generale, abbiamo sviluppato molte caratteristiche in simultanea, infatti, se non l'avessimo fatto sarebbe stato difficile presentare tre versioni nello stesso periodo. Sviluppare per un mercato e poi migliorarsi richiede un consumo di tempo elevato. Con Core 2 Duo abbiamo ottimizzato il core per un'enorme varietà di applicazioni rispetto a quanto fatto con l'architettura Pentium M - che aveva un target prettamente mobile. Abbiamo imparato dal campo mobile e ottimizzato fin dall'inizio per passare dal mobile ai desktop e ai server. Quello che abbiamo deciso è stato ascoltare i bisogni del mercato e dei consumatori.

Un anno fa i processori Intel sono entrati in una vorticosa spirale dove i consumi aumentavano senza sosta. Con Core 2 Duo avete ridotto i consumi alla metà. Ora sembra che siano stati definiti dei consumi ben precisi, 25 watt per i mobile, 65 watt per i desktop e 100 watt per i sistemi desktop di fascia molto elevata, anche se il Core 2 Extreme raggiunge solo i 75W per il momento. Qual è il trend nei consumi energetici? Avete definito fasce specifiche o saliranno?

Staranno fermi per un po', e poi scenderanno.

Questo cosa significa esattamente? Che tra pochi anni i processori consumeranno meno energia rispetto ad oggi?

Assolutamente si.

Qual è la chiave per raggiungere questo obbiettivo?

Sarà difficile raggiungerlo. Dalla prospettiva del mercato, questo è quello che deve avvenire.

Stiamo parlando di un decremento graduale o di un salto enorme?

Nei notebook, è probabile che sia drastico. Penso che vedremo forme sempre più ridotte rispetto ad oggi che richiederanno consumi ridotti.

Lasciateci scovare un secondo fine. La grafica appare essere un fattore sempre più importante per il settore mobile. Lo scorso anno Intel ha progettato la prima piattaforma dual core Napa definita come "l'inferno delle macchine da gioco." Quanto è importante la grafica e quanto lo sarà in futuro?

La grafica e le capacità video saranno molto importanti sul lungo periodo. Se mi aveste chiesto cinque anni fa qualcosa a riguardo dei requisiti grafici in un notebook, vi avrei risposto che andavano bene quelli base. Questo è ancora vero per gli utenti corporate, ma da quando i notebook sono diventati anche oggetti mainstream, non potevamo più permetterci che restassero indietro rispetto ai desktop.  Per ora non credo sia ancora necessario disporre di una scheda grafica a piena potenza, ma in futuro forse sarà diverso, e ci concentreremo molto su questa necessità.