Vaio Chromebook con Tegra, autonomia record per il cloud

Sony ha presentato alle autorità statunitensi per la comunicazione il progetto di un Chromebook con SoC Tegra T25, affiancato da 2 GB di memoria, SSD da 16 GB e display da 11,6 pollici. Rispetto agli Atom si prospetta una maggiore autonomia. La svolta interessante ci sarà però con i modelli futuri, che potrebbero basarsi su chip Samsung Exynos 5250 con frequenze fino a 2 GHz.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Sony potrebbe presto annunciare il Vaio VCC111, un Chromebook con processore ARM. L'azienda giapponese ha presentato tutta la documentazione alla FCC (Federal Communications Commission), in cui sono contenute immagini e particolari interessanti riguardo al prodotto. Il fatto che si tratti di un Chromebook è evidente dalla mancanza del tasto Start di Windows e dalla presenza, invece, di quello per l'avvio rapido delle ricerche, oltre dal fatto che nel manuale di istruzioni appare il riferimento a "start Chrome OS", che toglie ogni dubbio.

Sony Vaio VCC111

Fra le caratteristiche che si deducono ci sono il display da 11,6 pollici, dimensioni di circa 22 per 30,8 centimetri, e una connettività che include l'uscita video HDMI, le prese jack per microfoni e cuffia, due connettori USB e un vano per le schede SD. La batteria estraibile è un modello ai polimeri di litio da 4100 mAh. Il resto della configurazione prevede poi 2 GB di memoria e una unità SSD da 16 GB, ma queste informazioni sono da confermare.

La nota che ha attirato l'interesse su questo prodotto è quella che riguarda il processore: sembra si tratti di un modello ARM, e in particolare del Tegra T25 di Nvidia. Si tratta di un SoC dual-core da 1.2 GHz ARM Cortex A9. Gli altri due Chromebook attualmente in commercio, prodotti da Samsung e Acer, si basano su CPU Atom di Intel. La novità dovrebbe portare benefici in termini di consumi, prolungando l'autonomia operativa. L'idea è apprezzabile, ma resta da vedere se e quanto farà da propulsore alle vendite estremamente deludenti di questa categoria di prodotti.

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I Chromebook sono arrivati in commercio lo scorso anno, dopo che Google li aveva spinti con il prodotto di riferimento Cr-48. Sia la proposta di Acer sia quella di Samsung sono state in sostanza un flop perché l'idea di lavorare via cloud è senza dubbio d'avanguardia, ma gran parte dei consumatori preferisce ancora applicazioni e spazio presenti localmente.

Forse chi non apprezza l'idea cloud di Google non cambierà posizione con il prodotto di Sony solo in virtù di un possibile miglioramento di autonomia, ma la novità tecnologica è comunque interessante. Oltre tutto, altre fonti ufficiali riferiscono che Google è al lavoro per rendere i suoi notebook con Chrome OS compatibili con processori ARM. 

I prossimi chip dei Chromebook potrebbero essere gli Exynos 5250

Il riferimento è in particolare al SoC Samsung Exynos 5250, che sembra rientrare tra i possibili candidati, per ora con il nome in codice Daisy. Le informazioni molto frammentarie non consentono di stabilire nemmeno se Daisy sarà un desktop, un notebook o un tablet. L'Exynos 5250 potrebbe essere uno dei primi chip ARM Cortex-A15, fabbricato con processo costruttivo a 32 nanometri e velocità massima di clock di 2 GHz.

Se questo fosse il processore dei nuovi Chromebook porterebbe anche un vantaggio di prestazioni oltre ai consumi ridotti, rendendo forse per la prima volta davvero interessante questa categoria.