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a cura di Manolo De Agostini

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di tre tecnologie pensate per sfruttare la memoria flash integrata in Windows Vista - Vista - tre tecnologie per la memoria flash. In quella notizia, grazie all'aiuto di Matt Ayers, abbiamo spiegato a grandi linee le funzionalità delle tre tecnologie. Oggi vi parliamo delle prestazioni ravvisate dalla tecnologia SuperFetch sull'ultima build Beta disponibile del prossimo OS Microsoft. Ayers ribadisce quanto riportato due giorni fa - Windows Vista - i requisiti Premium - confermandoci che i drive ibridi con tecnologia ReadyDrive saranno un requisito per i sistemi mobile che vorranno fregiarsi del logo "Vista Premium" dal secondo trimestre 2007.

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ReadyDrive è il nome che Microsoft utilizza per la sua tecnologia d'amministrazione della memoria flash integrata negli hard disk ibridi. Se non saranno disponibili drive ibridi, la tecnologia affine SuperFetch sarà capace di richiedere un quantitativo di memoria flash da ogni dispositivo collegato a un PC Vista, incluse chiavette USB 2.0, schede SD, CompactFlash e persino a cache permanentemente installata.

Nel demo sulla tecnologia SuperFetch che è stato mostrato, è stato caricato in sequenza un quartetto di applicazioni in sequenza: prima Outlook, seguito da OneNote, PowerPoint e Adobe Acrobat. Su un notebook HP comune, con processore da 2 GHz e 512 MB di RAM, le quattro applicazioni hanno impiegato 32.6 secondi per caricarsi completamente. Con la tecnologia SuperFetch attiva, il tempo è migliorato del 18.7% scendendo fino a 26.5 secondi.

Francamente non è un "salto" molto elevato, ma Matt Ayers ci spiega che la tecnologia SuperFetch imparerà dai suoi utenti quali pagine presenti su hard disk dovranno essere caricate. Caricando due volte la stessa sequenza di programmi, la tecnologia SuperFetch incomincerà a credere che tali dati siano comuni per il sistema e al terzo avvio, dello stesso set di quattro applicazioni, il tempo di caricamento sarà ridotto del 206% rispetto all'avvio "a freddo".

Durante la visione dei demo, è stato chiesto ad Ayers quanta memoria flash fosse sufficiente per la tecnologia SuperFetch: ovvero, c'è un quantitativo oltre cui non si hanno più vantaggi? Ayers afferma che la velocità scende dopo che il totale di memoria flash eccede di 2.5 volte la capacità della memoria di sistema. Quindi per un sistema con 512 MB come quello utilizzato da Ayres per i demo, aggiungere oltre 1.5 GB di memoria Flash potrebbe non servire.

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Un'altra parte segreta dell'efficienza di SuperFetch e ReadyDrive non riguarda solamente il salvataggio e l'uso di blocchi da 512 KB "da e verso" la memoria cache flash, ma anche la low-priority I/O - utilizzando un thread Windows che può essere sospeso per far sì che gli applicativi d'uso comune abbiano una strada preferenziale. Cambiando il carico di lavoro su low priority si riduce drasticamente il numero di eventi di lavoro richiesti per le transazioni SuperFetch.

Come ha spiegato Ayers, le applicazioni che abbisognano di accedere all'hard disk, come antivirus e programmi di deframmentazione, non avranno bisogno di interagire con l'utente. Utilizzando il prioritized I/O presente in SuperFetch, l'amministratore della memoria flash potrà continuare a lavorare mentre un altro processo, come uno streaming video, è ripetutamente pescato dal disco a priorià normale.

Per testare tutto questo, Ayers ha presentato un'altra batteria di applicazioni, la prima delle quali eseguita successivamente al risveglio del notebook HP dallo standby. Risvegliarsi - come per molte persone - è un processo lento, e al secondo test le quattro applicazioni si sono avviate in 48.1 secondi. Con un processo I/O secondario che lavorava sull'hard disk, l'avvio delle applicazioni ha richiesto 86.3 secondi.

Con la tecnologia SuperFetch avviata in low priority I/O, e con un processo continuo in azione, la terza batteria di test ha richiesto 35.6 secondi.

Ayers ha affermato che ReadyDrive sarà "il miglior amico del vostro notebook". Riducendo l'uso delle testine rotanti dell'hard disk, la batteria aumenterà la sua durata da 15 a 30 minuti su un notebook comune. Ayers ci ha mostrato un video di test fatti da Microsoft dove un hard disk ibrido, su un sistema con Word attivo, veniva sollecitato con la sua parte meccanica solamente per un terzo del tempo.

Ad Ayers è stato fatto notare come gli amministratori IT e i CTO impongano restrizioni sull'uso di chiavette USB sui sistemi aziendali, per proteggere la sicurezza dei dati dell'azienda. Microsoft ci ha mostrato quindi una nuova caratteristica del "Vista group policy", che permette a un admin di proibire agli utenti o ai gruppi di installare le chiavi USB sui sistemi. Matt Ayers ha dichiarato che Microsoft è attualmente al lavoro su un "Vista group policy" con eccezioni dedicato alle aziende, che disabiliterà le chiavi USB come dispositivo di storage ordinario, ma che permetterà il loro utilizzo solamente per la tecnologia ReadyBoost, come una cache di sola lettura.

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