Windows 8 spacca: 4 milioni di copie vendute in 3 giorni

Steve Ballmer ha esultato sul palco della conferenza Build 2012 quando ha comunicato che sono stati venduti quattro milioni di aggiornamenti a Windows 8 in tre giorni. L'obiettivo resta di 400 milioni di copie entro luglio 2013.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Quattro milioni di aggiornamenti a Windows 8 in tre giorni: Steve Ballmer esulta dal palco della Build Conference in corso a Redmond, dove ha definito queste cifre "sbalorditive". In più il nuovo sistema operativo ha già venduto "decine di milioni" di copie ai clienti aziendali, quindi il conto sarebbe conservativo.

In realtà non c'è modo di confrontare il dato con quelli relativi a Windows 7: le copie vendute a cui Ballmer si riferisce sono quasi esclusivamente download, mentre a fine 2009 andavano per la maggiore le versioni in scatola. Inoltre, dopo la batosta di Windows Vista Microsoft fu cauta per mesi sui numeri di vendita e non ha mai rivelato pubblicamente quelli relativi agli aggiornamenti della prima ora.

Ballmer sul palco della Build Conference 2012

Il numero in ogni caso sembra credibile, considerato che è attiva la promozione per scaricare l'aggiornamento a Windows 8 Pro per 29,99 euro, mentre chi ha acquistato un computer a partire dal 2 giugno ha diritto al passaggio agevolato a Windows 8 pagando solo 14,99 euro.

Per quantificare il successo di Windows 8 bisognerà aspettare qualche mese: Microsoft si è prefissata l'obiettivo di piazzare il nuovo sistema operativo su 400 milioni di PC entro luglio 2013, che equivarrebbe a un successo senza precedenti. L'obiettivo complessivo comunque è di sfruttate tutte le opportunità: "c'è una base installata di 670 milioni di macchine con Windows 7, ciascuna è un potenziale aggiornamento a Windows 8."

Poi c'è da mettere in conto i nuovi PC. Ballmer si aspetta un boom delle vendite di dispositivi progettati per Windows 8 - tablet, notebook touchscreen e convertibili - e se gli utenti non comprano PC poco importa, "saranno comunque venduti 400 milioni di nuovi sistemi Windows 8 nel corso del prossimo anno". Una dichiarazione che suona come una risposta agli analisti, che nelle ultime settimane presagiscono un fallimento di Windows 8 nel difficile compito di riportare il mercato PC agli antichi lustri.

La verità è che il settore è ormai in fase evolutiva avanzata e la distinzione fra computer, tablet e smartphone è destinata a diventare acqua passata. L'ecosistema comune a tutti i prodotti è la strada che Microsoft ha scelto di percorrere, seguendo l'esempio di Apple, quindi qualsiasi prodotto con Windows partecipa al conteggio finale.

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Per questo Ballmer ha messo l'accento anche sugli smartphone con Windows Phone 8, che promuove i telefoni a "membri di prima classe della famiglia Windows" per la prima volta nella storia dell'azienda. La stretta integrazione tra Windows 8 e Windows Phone 8 è la chiave di volta per offrire agli utenti un'esperienza altamente personalizzata su tutti i dispositivi, collegati a SkyDrive tramite i loro account di Microsoft.

Proprio del parallelo con Apple si è parlato in occasione di un'intervista di Ballmer con il Wall Street Journal. L'amministratore delegato ha spiegato di preferire il modello di business di Microsoft rispetto a quello di Apple, che ha il controllo totale su hardware e software, pur ammettendo che la formula della sua azienda è in evoluzione. 

Il motivo è molto semplice: "Apple compete in tutte le categorie ma con bassi volumi, fatta eccezione per i tablet" ha spiegato Ballmer. Microsoft non si può permettere questo lusso, dato che il 90 percento dei PC in circolazione ha installato Windows.

Per questo troviamo fuori luogo il paragone fra gli aggiornamenti a Windows 8 e quelli a Mac OS X Mountain Lion che si trova oggi su molti siti. È vero che l'ultimo aggiornamento della piattaforma Mac OS X ha distribuito "solo" 3 milioni di copie in 4 giorni, ma è altrettanto vero che il tasso di adozione dei due ecosistemi è drasticamente diverso. Quello che conta alla fine è il numero totale di macchine con installato l'uno o l'altro sistema, non la velocità con cui sono stati fatti gli aggiornamenti.