Il panorama dei sistemi operativi desktop sta attraversando una fase di turbolenza significativa. Con la fine del supporto ufficiale di Windows 10 lo scorso 14 ottobre, Microsoft ha di fatto lasciato senza aggiornamenti di sicurezza circa 400 milioni di PC in tutto il mondo. Questa decisione, ampiamente criticata dalla comunità tech, sembra aver innescato una migrazione inattesa verso alternative open-source, con Linux che emerge come il principale beneficiario di questo esodo digitale.
Zorin OS, una distribuzione Linux progettata specificamente per offrire un'esperienza utente familiare a chi proviene dall'ecosistema Windows o macOS, ha registrato un traguardo sorprendente: oltre un milione di download in poco più di un mese dal rilascio della versione 18. Si tratta di un record assoluto per questa distro, che testimonia l'interesse crescente verso alternative al duopolio Windows-macOS.
Il dato più significativo emerso dall'analisi degli sviluppatori di Zorin riguarda la provenienza dei download: il 78% proviene da dispositivi Windows, corrispondente a circa 780.000 installazioni potenziali. Sebbene non sia possibile determinare con precisione quanti di questi download si siano effettivamente tradotti in installazioni complete, e quanti provengano specificamente da utenti Windows 10 rispetto a Windows 11, i numeri suggeriscono una tendenza chiara nel comportamento degli utenti.
La tempistica di questo boom non è casuale. Diverse campagne di sensibilizzazione, come quella promossa dal gruppo "End of 10", hanno attivamente incoraggiato gli utenti di Windows 10 a migrare verso distribuzioni Linux piuttosto che aggiornare a Windows 11. Gli argomenti principali di questa campagna includono l'assenza di telemetria invasiva, la totale eliminazione della pubblicità integrata nel sistema operativo e la possibilità di dare nuova vita a hardware considerato obsoleto dai requisiti stringenti di Windows 11.
Dal punto di vista tecnico, Zorin OS offre prestazioni notevoli anche su configurazioni hardware datate, un vantaggio cruciale considerando che molti PC esclusi da Windows 11 dispongono di processori perfettamente funzionanti ma privi del modulo TPM 2.0 richiesto dal nuovo sistema operativo Microsoft. L'interfaccia utente di Zorin è stata progettata per minimizzare la curva di apprendimento, replicando molti elementi visivi e funzionali di Windows, facilitando così la transizione per gli utenti meno esperti.
Secondo quanto riportato da TechRadar, è importante contestualizzare questi numeri: non tutti i download si traducono necessariamente in installazioni permanenti. Una percentuale significativa potrebbe rappresentare utenti mossi da semplice curiosità che testano la distro senza completare la migrazione definitiva. Tuttavia, anche considerando un tasso di conversione conservativo, l'impatto sul mercato rimane rilevante.
La questione dell'obsolescenza programmata emerge con forza in questo contesto. Microsoft ha fissato requisiti hardware per Windows 11 che escludono milioni di dispositivi perfettamente funzionanti, generando preoccupazioni ambientali per il potenziale incremento di rifiuti elettronici. Linux, con le sue distribuzioni leggere e ottimizzate, si propone come risposta sostenibile a questa problematica, prolungando significativamente il ciclo di vita dell'hardware esistente.