Trapani | I migliori del 2023

In questo articolo vi spieghiamo quali sono i migliori trapani del momento, a partire da quelli economici fino ad arrivare ai top di gamma.

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a cura di Dario De Vita

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Il trapano è uno strumento trasversale, utilizzato sia per le attività fai da te che quelle professionali. In commercio ci sono tantissimi modelli che si caratterizzano da specifiche tecniche differenti tra loro per potenza, funzionalità secondarie e accessori. Di seguito vi indicheremo i trapani che dovreste acquistare e metteremo in evidenza i pro e i contro di ciascun prodotto.

Nella seconda parte della guida all'acquisto ci dedicheremo poi agli approfondimenti, analizzando ogni aspetto di questi attrezzi, cosicché possiate capire quali sono i fattori più importanti da tenere in considerazione durante l'acquisto e, di conseguenza, riconoscere rapidamente se si è di fronte a un modello valido o meno. Oltre ad essere tra i più interessanti, i modelli da noi riportati in questa pagina sono acquistabili sui principali store online, con spedizioni veloci e spesso a prezzo scontato.


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I migliori trapani

Bosch Universal Impact 800 | A percussione

Iniziamo la guida all'acquisto anticipandovi del fatto che esistono diverse tipologie di trapani. Una di queste, nonché la più popolare tra le quattro, è quella a percussione, tipologia dedicata a chi necessita di forare materiali molto duri. Con i suoi 800W e accortezze relative al foraggio di materiali duri, il Bosch Universal Impact 800 se la cava egregiamente. Si tratta di un trapano innovativo, con tecnologie volte a prevenire il rischio di torsione accidentale. Il mandrino da 13 mm è autoserrante, mentre il diametro di foro massimo è di 30 mm per quanto concerne il legno, 12 mm su acciaio e 14 mm sul calcestruzzo. La maggior parte dei lavori fai da te è garantita dalla coppia di 17 newton metro e dalla possibilità di regolare il numero di giri al minuto, da un minimo di 50 a un massimo di 3.000. La potenza non manca quindi, così come non manca la versatilità e la semplicità con cui si manovreggia l'attrezzo. Da segnalare anche un sensore integrato che spegne il trapano in caso di blocco, garantendo una maggiore protezione durante l'utilizzo.

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Bamse | Avvitatore

Passiamo ora a un'altra tipologia di trapani, ossia a quella che viene definita "trapano avvitatore". Come è facile intuire, si tratta di modelli che fungono anche da avvitatori per piccole viti. Tra questi, la soluzione Bamse è tra le meglio recensite e tra le più vendute del settore. È dotata di 2 batterie da 2.0 Ah, che erogano una potenza di 42 newton metro, il che significa che il trapano gode di una buona autonomia e potenza. Le modalità d'uso sono diverse affinché possiate scegliere quella più adatta in base al tipo di lavoro che avete intenzione di fare. In particolare, questo modello può essere settato su 2 velocità e su 25 posizioni di coppia per la selezione del mandrino, garantendo un lavoro preciso sia in foratura che avvitamento. In confezione ci sono poi tantissimi accessori sotto forma di punte dalle dimensioni più disparate, utili per iniziare fin da subito a lavorare.

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Bosch PBD 40 | A colonna

Se avete la necessità di fare lavori precisi, magari per scopi professionali, allora potrebbe servirvi un trapano a colonna, che di caratterizza per la presenza di un piano di lavoro integrato o strutturato in modo che l'attrezzo possa essere posizionato un piano di lavoro. Inoltre, questa tipologia possiede la punta in posizione verticale, ciò assicura una precisione ancora maggiore durante i lavori. Il Bosch PBD 40 è tra i migliori da questo punto di vista. La sua peculiarità è l'indicatore digitale, che consente di leggere con facilità l'esatta profondità di foratura. Quest'ultima avviene tramite laser e sarete aiutati da una piccola luce a LED per avere la certezza che di eseguire un lavoro preciso anche con scarsa illuminazione. Un attrezzo all'avanguardia insomma, che giustifica le diverse centinaia di euro necessarie per l'acquisto.

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Makita HR2630 | Tassellatore

Terminiamo la guida all'acquisto (almeno per quanto riguarda la selezione prodotti) portandovi a conoscenza del fatto che esistono anche i trapani tassellatori. Quest'ultimi sono indicati per chi necessita di inserire tasselli di metallo all'interno di cemento e muratura, motivo per cui vantano una potenza mediamente superiore rispetto agli altri modelli. Qui suggeriamo il Makita HR2630 che, con le sue 3 funzioni relative a rotazione, rotazione + percussione e solo percussione, si inserisce nella fascia alta del mercato. Con l'impugnatura ergonomica e il rivestimento soft grip sarà comodo da maneggiare anche durante i lavori più complicati.

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Come scegliere i migliori trapani

Dopo aver dato uno sguardo ai migliori prodotti presenti attualmente in commercio, è doveroso spiegarvi le differenze che sussistono tra una tipologia e l'altra, necessarie per comprendere il tipo di trapano più adatto ai propri scopi. Oltre alla tipologia ci sono poi altri elementi da tenere in considerazione durante la fase di acquisto, ma andiamo con ordine.

Che tipologia di trapani esistono?

Come avrete notato durante la prima parte della guida, ci sono quattro tipologie di trapani, ognuna che si adatta a uno scopo specifico. Non è permesso sbagliare da questo punto di vista, poiché un errato acquisto si traduce in un'esperienza fai da te non ottimale o persino dell'impossibilità di usare l'attrezzo per i lavori che avete intenzione di fare. Tenete quindi a mente queste poche ma fondamentali differenze, che vi riassumeremo di seguito:

  • Trapano avvitatore: si tratta di strumenti molto versatili, che si possono utilizzare sia per perforare un materiale che per avvitare/svitare viti. Va detto però che questi modelli tendono ad andare in difficoltà se si lavora su superficie dure. Solitamente si riconoscono per la loro struttura a impugnatura singola, progettata però per essere facilmente maneggiabile, e per la loro batteria situata subito sotto l'impugnatura.
  • A colonna: questi modelli sono pensati per essere posizionati su un piano di lavoro stabile, pertanto tendono ad essere usati solo dai professionisti. La struttura con punta in verticale li rende subito riconoscibili e garantisce lavori di precisione di altissimo livello, grazie anche all'ausilio di un eventuale laser.
  • A percussione: sono quelli caratterizzati da un movimento rotatorio coadiuvato da un altro orizzontale, che permette di forare materiali molto duri come il cemento armato.
  • Tassellatore: tra i più potenti in assoluto, il cui uso è destinato all'inserimento di tasselli di metalli all'interno di un cemento oppure in un materiale duro come l'acciaio.

Quanto potente deve essere un trapano?

Dopo aver capito la tipologia che più si adatta alle proprie esigenze, il secondo elemento da considerare è la potenza o, se preferite, le prestazioni dell'apparecchio. Generalmente si tende a capire quanto è potente un attrezzo guardando i Watt, che sono certamente importante, ma quando si parla di trapani bisognerebbe conoscere anche la coppia del motore e la velocità massima raggiungibile dalla punta. Anche in questo caso riassumeremo brevemente i vari elementi in modo che possiate farvi un'idea chiara di quali specifiche tecniche andare a cercare.

Potenza

In questo paragrafo analizzeremo la potenza intesa come Watt che, grosso modo, restituisce già un'idea delle prestazioni del trapano. I valori variano chiaramente in base alla qualità del prodotto, partendo da poche centinaia di Watt per i trapani più economici fino a superare i 2.000W nei modelli più costosi e pensati per l'uso professionale. Per lavoretti domestici senza troppe pretese, come il montaggio di un mobile sulla parete, possiamo dire che 500W bastano e avanzano. Se invece siete soliti fare lavori impegnativi, come forare un cemento, allora è preferibile affidarsi a modelli da 700 e passa Watt.

Coppia motore

Come anticipato, soffermarsi soltanto sui Watt potrebbe essere un'arma a doppio taglio, poiché le prestazioni di un trapano dipendono molto anche dalla coppia motore, misurata in N·m (Newton Metro). Si tratta di un dato tecnico che va in stretta correlazione con la potenza generale dell'attrezzo. È un qualcosa che avrete sentito nominare o letto anche quando si analizzano le specifiche tecniche di un motore di un'auto o moto. Infatti non c'è alcuna differenza, dal momento che il N·m non è altro che un'indicazione che misura la capacità della punta del trapano di continuare a girare durante la resistenza. A valori più alti corrisponde una resistenza migliore, pertanto se forate spesso superfici molto dure, assicuratevi che il trapano che state per acquistare abbia abbastanza N·m da supportare il carico di lavoro. Essendo un dato molto tecnico, purtroppo non sempre viene riportato nella descrizione del prodotto, obbligando spesso l'acquirente a fidarsi solo dei Watt o poco altro.

Velocità della punta

Se si vuole conoscere le prestazioni di un trapano bisogna controllare anche la velocità massima della punta, espressa in giri al minuto. A differenza dei N·m, questo è un valore che viene sempre riportato dai produttori nelle descrizioni dei loro prodotti. Come intuirete, più la punta gira veloce e più sarà facile lavorare su materiali duri. I trapani di un certo livello permettono alla punta di fare 3.000 giri al minuto e, in alcuni casi, consentono di regolare la velocità su diversi step, in modo che si adatti alle varie esigenze.

Si può regolare la velocità della punta di un trapano?

Come anticipato nell'ultimo paragrafo, i trapani permettono di regolare la velocità della punta, ma lo fanno in modo diverso a seconda della qualità del prodotto. I modelli entry level, solitamente quelli a meno di 50 euro, permettono di impostare solo due velocità, solitamente quella massima e una intermedia. I modelli più all'avanguardia, invece, prevedono una serie di velocità selezionabili che ben si sposano con le reali necessità della superficie che si intende lavorare.

Oltre a ciò, alcuni trapani hanno la capacità di modificare il verso di rotazione del mandrino e, di conseguenza, della punta foratrice. Si tratta di una funzione che può rivelarsi fondamentale per alcune lavorazioni, adatta soprattutto ai professionisti del settore e per chi acquista un trapano avvitatore, il più indicato per avvitare e svitare viti.

Quanto grandi devono essere le punte dei trapani?

Ogni trapano supporta determinate punte, le cui dimensioni possono essere le più disparate. È importante conoscere le superfici sulle quali si andrà a lavorare, poiché punte più piccole potrebbero adattarsi meglio a determinate superfici, altre invece no. Quello appena citato è un fattore molto importante e i produttori di trapani lo sanno bene, infatti difficilmente non troverete queste informazioni nella descrizione del prodotto. Bisogna che valutiate quindi il diametro di foratura, che ovviamente dovrebbe essere quanto più ampio possibile, in modo da permettere al trapano di essere compatibile con numerose punte e, di conseguenza, eseguire lavori non fattibili magari da un modello della stessa fascia. Se si analizzano i modelli di fascia alta, si nota che il diametro è regolabile da 8 a 16 mm per quanto riguarda i metalli, da 25 a 40 mm per il legno e da 13 a 20 mm per il calcestruzzo.

Cos'è il mandrino?

Se avete dato un'occhiata a uno o più trapani, vi sarete sicuramente imbattuti nel mandrino nelle varie descrizioni del prodotto. Quest'ultimo è un componente fondamentale del trapano, ossia quello dove si fissano le varie punte di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Questo può essere a cremagliera o autoserrante. La differenza sta nel fatto che il primo richiede un'apposita chiave per essere fissato, mentre il secondo si aggancia automaticamente, facilitando e velocizzando i cambi di punta.

Quanto influisce il peso sulle prestazioni?

I trapani più potenti tendono ad essere i più pesanti, ciò non dovrebbe sorprendere perché motore e componentistica di maggior qualità influiscono chiaramente sul peso finale del prodotto. Ma quanto incide il peso sulla praticità? Questo dipende da persona a persona. I soggetti più robusti potrebbero non trovare difficoltà neanche utilizzando un trapano tassellatore, altri invece potrebbero faticare meno con un modello meno prestazionale. Ad ogni modo, il peso di questi attrezzi si aggira intorno ai 2 kg, a cui bisogna aggiungere il peso di un eventuale batteria.

Che accessori hanno i trapani?

Un buon trapano non può esprimere tutto il suo potenziale senza una buona dose di accessori. Si consiglia infatti di acquistarne uno che abbia già una ricca dotazione iniziale di accessori che vi permetta di compiere la maggior parte dei lavori senza spendere altri soldi in un secondo momento. Tendenzialmente, gli accessori più utili sono i seguenti:

  • Dispositivo raccogli polvere: rappresenta un accessorio assai utile, in particolar modo nelle lavorazioni continue e durature. Per chi non lo conoscesse, si tratta di una coppetta che isola la zona d’azione della punta, così da evitare di sporcare l’area di lavoro;
  • Asta di profondità: come nel caso del dispositivo raccogli polvere, questo accessorio rappresenta un utile strumento per misurare la profondità del foro, in modo tale da compiere lavori più precisi;
  • Impugnatura supplementare: stiamo parlando di un accessorio comunemente incluso nelle confezioni. I migliori prodotti ne possiedono uno removibile, che permette di impugnare saldamente il trapano;
  • Set di punte: si tratta di un set contenente un numero variabile di punte, che consentono di effettuare lavorazioni differenti, in base al materiale da forare;
  • Valigetta portautensili: è doveroso conservare il proprio trapano, motivo per cui una valigetta è sempre utile per riporre il proprio gioiellino. Questo accessorio tendenzialmente ha una capienza utile a portare con sé moltissimi accessori, anche quelli descritti poc'anzi, soprattutto nel caso di set di punte e/o di batterie supplementari.

Chi produce i migliori trapani?

Sono diverse le aziende che operano nel campo del fai da te, al punto che si è raggiunti ormai quasi uno standard. Tuttavia, se si preferisce aggiungere alla qualità del prodotto anche un ottimo servizio post vendita (fondamentale per un eventuale assistenza), allora si dovrà valutare le proposte dei brand più importanti o di quelli che producono trapani da numerosi anni e che quindi hanno una lunga esperienza nel settore. Di questi vale la pena citare sicuramente la linea Bosch Professional, Makita, Black+Decker e Einhell.

Trapano o avvitatore?

I due attrezzi sono molto simili esteticamente, ma la loro funzione è completamente diversa. Il trapano è uno strumento con cui forare una serie di materiali, dal legno al cemento armato, indicato quindi per i lavori fai da te più complessi e pesanti. L'avvitatore si occupa invece di vitare e svitare viti e bulloni, pertanto più indicato per officine e falegnameria. Esistono però strumenti che permettono di fare entrambe le cose con lo stesso attrezzo, che prendono il nome di trapano avvitatore. Quest'ultimi sono molto versatili, ma tendono ad essere meno efficienti se paragonati a un attrezzo progettato appositamente per uno scopo ben preciso.

Consigli su come trapanare

Se siete alle prime armi, è normale incontrare qualche difficoltà o avere paura di sbagliare e rischiare di rovinare la superficie sulla quale si intendeva lavorare. D'altronde si tratta pur sempre di attrezzi che necessitano di un minimo di manualità per essere usati al meglio. Di seguito riportiamo una serie di suggerimenti pratici che potrebbero risultare superflui per i più esperti, ma importanti per i neofiti del fai da te.

  • Proteggete gli occhi: basta un piccolo frammento metallico per causare una grave lesione agli occhi, quindi dovreste assicurarvi di avere un'adeguata protezione durante la perforazione del metallo o di altri materiali. Per una protezione efficiente, optate per degli occhiali che riparino anche i lati del viso;
  • Fate una fossetta: le punte tendono a vagare sulla superficie quando si inizia a perforare la prima volta. Per evitare ciò, cercate di fare una fossetta nel punto in cui volete trapanare. Questo piccolo accorgimento consente alla punta del trapano di rimanere più stabile nel punto prefissato;
  • Lubrificate la punta: se dovete forare l'acciaio o materiali simili di un certo spessore, lubrificate la punta con dell'olio adatto. Ciò riduce l'attrito e l'accumulo di calore, rendendo più facile la perforazione, oltre ad allungare la durata delle punte. Per metalli facili come l'alluminio, la lubrificazione non è necessaria;
  • Usate dei morsetti: cercate di non tenere mai un pezzo di metallo in una mano mentre usate l'altra per trapanare, poiché la punta del trapano potrebbe bloccarsi, attivando istantaneamente la funzione di rotazione;
  • Iniziate dal piccolo: se dovete fare un foro grande, procedete col fare un piccolo buco, utilizzando magari una delle punte più piccole, per poi passare a quelle più grandi;

Cosa si intende per brushless?

Se avete girovagato alla ricerca del trapano più adatto a voi, avrete sicuramente letto spesso il termine brushless. Questa parola si riferisce al design del motore e al meccanismo che utilizza per far girare il mandrino (il componente dove si attacca la punta del trapano). Oggi tutti i trapani utilizzano magneti per far girare il mandrino (e da qui il termine brushless), ma in passato si usavano piccole spazzole metalliche per spostare questi magneti.

I motori brushless hanno un componente elettronico che elimina la necessità di queste spazzole, riducendo l'attrito e rendendole molto più efficienti. Utilizza anche meno energia per portare a termine il lavoro. Come detto, oggi è davvero difficile imbattersi in modelli che integrano spazzole metalliche, a meno che non si acquistino trapani davvero molto economici.