Il colosso dell'e-commerce ha appena lanciato uno strumento di intelligenza artificiale destinato a rivoluzionare il mercato editoriale indipendente, permettendo agli autori di tradurre automaticamente i propri libri in altre lingue. Si tratta di Kindle Translate, una funzionalità che promette di abbattere le barriere linguistiche per chi pubblica attraverso il sistema di autopubblicazione della piattaforma digitale.
Al momento la tecnologia supporta la traduzione dall'inglese allo spagnolo e dal tedesco all'inglese, con la promessa che altre combinazioni linguistiche saranno aggiunte progressivamente. L'accesso alla versione beta è attualmente limitato a un gruppo selezionato di scrittori iscritti al programma Kindle Direct Publishing, mentre un rilascio su scala più ampia è previsto per le prossime settimane.
La questione della qualità rimane però il nodo centrale di questa innovazione. Come sanno bene i lettori italiani che hanno dovuto aspettare anni per leggere certi capolavori stranieri in una traduzione degna di questo nome, trasferire un'opera letteraria da una lingua all'altra non è una semplice sostituzione meccanica di vocaboli. Dietro ogni frase si nascondono sfumature culturali, giochi di parole e intenzioni autoriali che richiedono sensibilità umana per essere preservate.
Basti pensare ai lettori americani che spesso devono attendere un'eternità per mettere le mani sull'ultimo romanzo di autori come Haruki Murakami, proprio perché il processo traduttivo richiede tempo e competenza specialistica. Amazon sostiene che tutte le traduzioni vengono automaticamente valutate per accuratezza prima della pubblicazione, ma i dettagli tecnici di questo controllo rimangono vaghi.
Un altro aspetto preoccupante riguarda le cosiddette "allucinazioni" tipiche dei sistemi di intelligenza artificiale generativa. Non c'è niente di peggio che imbattersi in un capitolo privo di senso, completamente inventato da un algoritmo impazzito. Gli autori avranno la possibilità di visualizzare un'anteprima del contenuto tradotto prima di renderlo pubblico, ma è evidente il paradosso: come può uno scrittore verificare la qualità di una traduzione in una lingua che non conosce?
Per garantire trasparenza ai consumatori, Amazon ha deciso che tutti i libri processati attraverso questo servizio porteranno un'etichetta identificativa chiamata Kindle Translate. Un marchio che potrebbe funzionare tanto come certificato di disponibilità multilingue quanto come avvertimento per i lettori più esigenti sulla natura automatizzata del lavoro di traduzione.