Astronauta prova a fare una foto ma c'è troppa immondizia in mezzo

Astronauta giapponese fotografa accidentalmente una borsa degli attrezzi orbitante anziché il Monte Fuji, rivelando il problema dei detriti spaziali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Durante una missione spaziale, l'astronauta giapponese Satoshi Furakawa ha involontariamente fotografato una borsa degli attrezzi orbitante anziché il Monte Fuji. Una cosa che può succedere perché l’orbita del nostro pianeta è piena di rifiuti.

La borsa è infatti uno dei molti oggetti che girano intorno alla Terra che prima o poi cadranno. E per fortuna è uno di quelli innocui, mentre in altri casi purtroppo non si può escludere la possibilità di un impatto ad alta velocità e di danni ai satelliti o alle stazioni spaziali - ce ne sono due in orbita al momento. 

"Ho scoperto che una delle grandi sfide è stata quella di cercare di fotografare un punto [della Terra], e si cerca di programmare la giornata, e poi ci si dirige verso la Cupola o una delle altre finestre e ci si prepara, ci si prepara e poi è solo un po' nuvoloso", ha detto uno degli altri astronauti. "Anche se non è nuvoloso, forse c'è un po' di foschia o l'aria non è così limpida, e allora non si riesce a fare una buona foto".

Se la giornata è limpida, poi, devi sperare che non ti passi davanti dell’immondizia. 

Il problema dei detriti spaziali è ben documentato, con migliaia di oggetti monitorati e catalogati nelle reti di sorveglianza spaziale. La massa totale degli oggetti in orbita intorno alla Terra supera le 11.000 tonnellate, rappresentando una minaccia per i veicoli spaziali e gli equipaggi. 

Incidenti come quello della borsa degli attrezzi evidenziano l'importanza di affrontare attivamente la questione dei detriti spaziali e di adottare misure per mitigare i rischi associati alle attività spaziali. La sicurezza degli astronauti e la sostenibilità dell'ambiente spaziale dipendono dall'azione coordinata per ridurre l'accumulo di detriti e garantire la sicurezza delle future missioni spaziali.