Un serpente robot per esplorare le lune di Saturno, la nuova idea della NASA

La NASA sta testando un serpente robotico per esplorare la luna di Saturno Encelado, con la possibilità di trovare segni di vita.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La NASA sta testando un robot simile a un serpente che spera un giorno verrà utilizzato negli oceani della luna di Saturno, Encelado, in cerca di possibili segni di vita nelle sue profondità gelide. Chiamato Exobiology Extant Life Surveyor (EELS), il robot di è autonomo e auto-propulso, capace di affrontare ambienti che vanno dagli oceani alle rocce grazie al suo corpo flessibile composto da segmenti articolati. Nella sua versione attuale è lungo poco più di 4 metri. 

EELS dovrà infilarsi attraverso le fessure nella crosta ghiacciata di Encelado, che conducono agli oceani sotterranei, dove "c'è una sostanziale incertezza per quanto riguarda la geometria e le proprietà fisiche". Potrebbe essere un oceano simile ai nostri o qualcosa di completamente diverso. 

Per affrontare una varietà di possibili situazioni, EELS non solo deve essere mobile, ma anche intelligente. La sua "testa" è equipaggiata con una serie di sensori e telecamere ottiche per percepire l'ambiente circostante. Tra questi, ci sono LiDAR, telecamere stereo e un barometro. L'obiettivo è che le sue decisioni autonome siano "consapevoli del rischio", mentre naviga nelle fessure e negli oceani di Encelado, a chilometri sotto la superficie, dove sarà fuori contatto con i suoi supervisori umani.

Encelado è uno dei corpi celesti più interessanti, tra quelli “vicini” al nostro pianeta. I dati raccolti dalla sonda Cassini, infatti, indicano che ha oceani sotterranei e in teoria può ospitare la vita. Osservazioni fatte con il telescopio spaziale James Webb hanno poi mostrato enormi getti d'acqua che fuoriescono dalla sua superficie, offrendo il percorso più diretto per raggiungere gli oceani della luna, altrimenti inaccessibili.

Un robot simile a un serpente sarebbe ben adattato a queste condizioni. Inizialmente, dovrà muoversi sulle superfici dure di Encelado. Poi, scendendo in una spirale, il suo corpo lungo e flessibile potrebbe resistere all'acqua e, soprattutto, anche ai getti ad alta pressione. Queste capacità rendono EELS anche un candidato ideale per esplorare ambienti estremi sulla Terra, come l'Antartide. Magari non dovremo aspettare che raggiunga la luna di Saturno per vederlo in azione.