La sedentarietà rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare nelle società contemporanee, con gli adulti che trascorrono mediamente sei ore al giorno in posizione seduta. Ogni prolungato periodo di immobilità compromette la funzionalità vascolare, aumentando progressivamente il rischio di eventi cardiaci. Ora, una ricerca dell'Università di Birmingham pubblicata sul Journal of Physiology dimostra che il consumo regolare di alimenti ricchi di flavanoli – composti polifenolici presenti in tè, cacao, frutti di bosco e mele – potrebbe contrastare efficacemente il deterioramento dei vasi sanguigni indotto dalla postura sedentaria prolungata, indipendentemente dal livello di forma fisica individuale.
I flavanoli sono molecole vegetali della famiglia dei polifenoli, concentrate in particolare nelle fave di cacao, nel tè nero e verde, nelle mele, nelle prugne e in diverse varietà di frutta secca. Studi precedenti avevano già associato questi composti a benefici cardiovascolari, inclusa la protezione del sistema vascolare durante episodi di stress psicologico. La novità della ricerca britannica risiede nella dimostrazione sperimentale che gli stessi benefici si estendono alla protezione contro il danno vascolare meccanico causato dall'inattività fisica, un aspetto finora inesplorato.
Il protocollo sperimentale ha coinvolto quaranta uomini giovani e sani, equamente divisi tra soggetti con elevata capacità cardiorespiratoria e individui meno allenati. Prima di iniziare un periodo di sedentarietà ininterrotta di due ore, ciascun partecipante ha consumato una bevanda a base di cacao contenente alternativamente 695 mg o 5,6 mg di flavanoli totali. La scelta di escludere le donne dallo studio risponde a considerazioni metodologiche: le fluttuazioni degli estrogeni durante il ciclo mestruale potrebbero infatti interferire con gli effetti vascolari dei flavanoli, rendendo necessarie indagini dedicate in futuro.
I ricercatori hanno misurato diversi parametri di funzionalità vascolare prima e dopo la sessione di immobilità, concentrandosi sulla dilatazione flusso-mediata (FMD) delle arterie brachiale e femorale superficiale, oltre a valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica, velocità di taglio arterioso (shear rate), flusso sanguigno e ossigenazione muscolare degli arti inferiori. La dilatazione flusso-mediata rappresenta un indicatore chiave della salute endoteliale: ricerche precedenti hanno stabilito che ogni riduzione dell'1% in questo parametro corrisponde a un incremento del 13% nel rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, inclusi infarti e ictus.
I risultati hanno rivelato un pattern coerente e significativo. Tutti i partecipanti che avevano consumato la bevanda a basso contenuto di flavanoli hanno manifestato un declino della FMD sia nelle arterie degli arti superiori che inferiori, accompagnato da aumenti della pressione diastolica, riduzioni dello shear rate e del flusso sanguigno, e diminuzione dell'ossigenazione muscolare delle gambe. Sorprendentemente, queste alterazioni si sono verificate con analoga intensità sia nei soggetti più allenati che in quelli meno attivi fisicamente, suggerendo che un buon livello di fitness cardiovascolare di base non conferisce di per sé protezione contro gli effetti acuti della prolungata immobilità.
Il quadro si è rivelato radicalmente diverso per chi aveva assunto la bevanda ad alto contenuto di flavanoli. In questi partecipanti, indipendentemente dal loro grado di allenamento, la funzionalità vascolare è rimasta sostanzialmente invariata dopo le due ore di posizione seduta. Come ha spiegato il professor Sam Lucas, coautore dello studio ed esperto di fisiologia cerebrovascolare, dell'esercizio e ambientale presso l'ateneo britannico, l'esperimento dimostra che livelli superiori di fitness non prevengono l'alterazione temporanea della funzione vascolare indotta dalla sedentarietà quando si consuma esclusivamente cacao povero di flavanoli, mentre dopo l'assunzione della bevanda ricca di questi composti sia i partecipanti più allenati che quelli meno attivi hanno mantenuto inalterati i valori di FMD.
Questa scoperta assume particolare rilevanza nel contesto epidemiologico attuale. Secondo la British Heart Foundation, nel Regno Unito i decessi per cause cardiovascolari tra gli adulti in età lavorativa sono aumentati dal 18% al 21% nel 2023 rispetto al 2019, raggiungendo quota 21.975. Il costo economico complessivo delle patologie cardiovascolari per il sistema sanitario britannico è stimato in circa 29 miliardi di sterline, cifra che evidenzia l'urgenza di identificare strategie preventive accessibili ed efficaci.
La dottoressa Catarina Rendeiro, professoressa associata di Scienze Nutrizionali all'Università di Birmingham e responsabile della ricerca, sottolinea come la sedentarietà permei ogni aspetto della vita moderna: "Che siamo seduti alla scrivania, al volante, su un treno o sul divano a leggere o guardare la televisione, trascorriamo tutti molto tempo seduti. Anche quando non stiamo muovendo il corpo, lo sottoponiamo comunque a stress". L'identificazione di strategie nutrizionali capaci di mitigare l'impatto della prolungata inattività sul sistema vascolare potrebbe tradursi in una significativa riduzione del rischio cardiovascolare su scala popolazione.
L'integrazione di alimenti ricchi di flavanoli nella dieta quotidiana risulta sorprendentemente accessibile. Alessio Daniele, dottorando presso l'ateneo di Birmingham, evidenzia come nei supermercati e nei negozi specializzati siano disponibili prodotti a base di cacao processati con metodi che preservano le concentrazioni di flavanoli. Per chi non gradisce il cacao, alternative ugualmente valide includono mele, prugne, frutti di bosco, frutta secca e tè nero o verde, tutti alimenti di uso comune facilmente reperibili.
La ricerca apre prospettive promettenti per strategie preventive personalizzate. Il fatto che i benefici vascolari dei flavanoli si manifestino indipendentemente dal livello di fitness cardiorespiratorio di partenza suggerisce che questi composti potrebbero supportare la salute vascolare trasversalmente, offrendo protezione sia a individui sedentari che ad atleti occasionalmente costretti a lunghe immobilità. Come conclude la dottoressa Rendeiro, combinare il consumo di cibi e bevande ricche di flavanoli con l'abitudine di interrompere periodicamente i periodi di sedentarietà con brevi camminate o semplicemente alzandosi in piedi potrebbe rappresentare una strategia efficace per promuovere la salute cardiovascolare a lungo termine, indipendentemente dal background atletico individuale. Rimangono da chiarire i meccanismi molecolari attraverso cui i flavanoli esercitano questa protezione endoteliale e l'estensione dei benefici nelle donne, questioni che dovranno essere affrontate in studi futuri.