Il tardigrado forse può donarci una vita più lunga secondo questa ricerca

Uno studio dell'Università del Wyoming suggerisce che le proteine dei tardigradi potrebbero rallentare il metabolismo umano, aprendo nuove vie per combattere l'invecchiamento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I tardigradi, conosciuti anche come orsi d'acqua, sono famosi per le loro incredibili capacità di sopravvivenza, qualcosa che li mette di diritto tra gli animali più interessanti al mondo. Ora si sta cercando di capire come fanno a essere così strabilianti, e se un qualcosa delle loro impressionanti caratteristiche può aiutare noi umani a diventare migliori. 

Secondo uno studio dell'Università del Wyoming, certe proteine utilizzate dai tardigradi per entrare in biostasi hanno portato alla formazione di gel nelle cellule umane, rallentando il loro metabolismo. Questa scoperta potrebbe portare a progressi nel rallentare l'invecchiamento e nelle tecnologie di conservazione delle cellule umane. Inoltre, le cellule umane con queste proteine diventano più resistenti agli stress, acquisendo alcune delle abilità dei tardigradi.

I tardigradi possono entrare in uno stato di animazione sospesa, o biostasi, grazie a queste proteine che formano gel all'interno delle loro cellule. Questo permette loro di sopravvivere a temperature estreme, dall'estremo caldo all'estremo freddo, e persino a radiazioni migliaia di volte superiori a quelle sopportabili dagli esseri umani. Un tardigrado è praticamente indistruttibile, e di sicuro sarebbe fantastico se anche noi avessimo una frazione di tale incredibile resistenza. 

Lo studio non implica un’applicazione immediata: la formazione di gel infatti al massimo suggerisce la possibilità di rallentare l’invecchiamento, ma siamo ancora lontani da qualcosa di anche solo vagamente fattibile. Il fatto più interessante, forse, è che il gel si forma quando la cellula è stressata da condizioni sfavorevoli, come caldo o freddo intenso, per poi scomparire di nuovo quando la fonte di stress non c’è più. 

Per questo alcuni studi si concentrano sull’uso delle cellule dei tardigradi per gli astronauti, anche se più di qualcuno probabilmente sta già pensando al nome di un supereroe nato da un qualche incidente e un mix di DNA non previsto.

Nonostante ciò, non stiamo ancora creando ibridi umano-tardigrado capaci di sopravvivenza nello spazio. Ma, onestamente, sarebbe interessante vederne un film.