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Via libera ai test umani per la prima medicina capace di rigenerare i denti

Il primo sperimentazione umana al mondo di un farmaco in grado di rigenerare i denti avrà inizio tra pochi mesi: potrebbe arrivare entro il 2030.

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Avatar di Giulia Serena

a cura di Giulia Serena

Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 31/05/2024 alle 12:08
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Un'incredibile scoperta nel campo della medicina rigenerativa sta per compiere un passo significativo, con l'avvio delle prime sperimentazioni umane di un farmaco in grado di rigenerare i denti. Questo trattamento rivoluzionario, testato con successo su animali meno di un anno fa, potrebbe essere disponibile sul mercato già entro il 2030.

Le sperimentazioni avranno luogo all'Ospedale Universitario di Kyoto, da settembre fino ad agosto 2025, coinvolgendo 30 uomini di età compresa tra i 30 e i 64 anni che hanno perso almeno un molare.

Il trattamento, somministrato per via endovenosa, è stato efficace nel far crescere nuovi denti nei modelli animali di furetto e topo senza significativi effetti collaterali. "Desideriamo offrire un sollievo a coloro che soffrono di perdita dei denti", ha dichiarato il dottor Katsu Takahashi, responsabile del Dipartimento di odontoiatria e chirurgia orale all’Ospedale Kitano. Attualmente, non esistono trattamenti definitivi per questa condizione, ma le aspettative verso questo nuovo farmaco sono molto alte.

Dopo la prima fase di 11 mesi, il farmaco sarà testato su pazienti di età compresa tra 2 e 7 anni che hanno perso almeno quattro denti a causa di una deficienza congenita, una condizione che colpisce circa l'1% della popolazione. Successivamente, i ricercatori prevedono di estendere la sperimentazione anche a persone con edentulismo parziale, ovvero che hanno perso da uno a cinque denti permanenti a causa di fattori ambientali.

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Il principio attivo del farmaco agisce disattivando la proteina USAG-1, che sopprime la crescita dentale. Come riportato nel 2023, bloccare l'interazione di USAG-1 con altre proteine stimola la segnalazione della proteina morfogenetica dell'osso (BMP), essenziale per la generazione di nuovo tessuto osseo. Nel corso degli studi su furetti, il trattamento non solo ha permesso la crescita di un nuovo dente, ma ha anche rafforzato l'osso preesistente.

Queste promettenti scoperte suggeriscono che il farmaco potrebbe essere beneficiato da pazienti di tutte le età con denti mancanti permanentemente. Se i risultati delle sperimentazioni saranno confermati, questa terapia innovativa potrebbe significativamente migliorare la qualità della vita di molti, riducendo la necessità di interventi protesici o impianti dentali invasivi.

Fonte dell'articolo: newatlas.com

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