L'Europa si volge alle rinnovabili per staccarsi dal gas russo

L'Unione Europea sta attualmente spostando circa 118 milioni di dollari al giorno in Russia a causa della sua dipendenza dal gas naturale. Il nuovo piano REPowerEU è un'opportunità per ridurre rapidamente questa cifra e accelerare la transizione verso l'energia verde.

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a cura di Alessandro Crea

La dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili russi è un'enorme vulnerabilità in tempi di crisi internazionale. Attualmente, la Russia fornisce circa il 45% delle importazioni di gas dell'UE, il 25% delle importazioni di petrolio dell'UE e il 45% delle importazioni di carbone, e i prezzi dell'energia "alle stelle" a causa dell'attuale conflitto in Ucraina hanno iniziato a colpire i consumatori.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha chiarito il suo pensiero: "Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi. Semplicemente non possiamo fare affidamento su un fornitore che ci minaccia esplicitamente. Dobbiamo agire ora per mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia, diversificare la nostra fornitura di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l'energia pulita. Più velocemente passiamo alle energie rinnovabili e all'idrogeno, in combinazione con una maggiore efficienza energetica, più velocemente saremo veramente indipendenti e padroneggeremo il nostro sistema energetico".

Di conseguenza, la Commissione ha delineato un piano che potrebbe tagliare le importazioni di gas russo di due terzi entro la fine dell'anno e tagliare completamente la fornitura di combustibili fossili dalla Russia "ben prima del 2030", versando denaro nelle energie rinnovabili per accelerare la transizione verso le emissioni zero.

"È giunto il momento di affrontare le nostre vulnerabilità e diventare rapidamente più indipendenti nelle nostre scelte energetiche", ha dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo. "Precipitiamo nelle energie rinnovabili alla velocità della luce. Le energie rinnovabili sono una fonte di energia economica, pulita e potenzialmente infinita e invece di finanziare l'industria dei combustibili fossili altrove, creano posti di lavoro qui".

La Commissione europea prevede inizialmente di diversificare le sue importazioni di gas naturale, appoggiandosi maggiormente ai fornitori non russi. Si muoverà anche per aumentare la produzione e le importazioni di biometano e "idrogeno rinnovabile". Ci sarà anche un focus sulle misure per ridurre il consumo di energia negli edifici residenziali, commerciali e industriali attraverso modifiche all'efficienza. Al fine di tamponare la volatilità dei prezzi il prossimo inverno, la Commissione propone inoltre che le riserve di stoccaggio del gas dell'UE debbano essere riempite oltre il 90% entro ottobre 2022.

Ma il cambiamento più duraturo potrebbe arrivare sotto forma di transizioni accelerate verso l'energia pulita, tra cui più energia solare ed eolica, e programmi per sostituire fino a 10 milioni di sistemi di riscaldamento a gas con efficienti pompe di calore elettriche. Ci sono certamente vaste opportunità anche per i produttori di idrogeno verde.